Un pareggio che sa di vttoria per la Juventus, un pareggio che sa di sconfitta per il Bologna. La doppietta di Calafiori e il gol di Castro parevano aver già chiuso il match al 53esimo minuto. Come già avvenuto in Coppa Italia però, guai a dare la Vecchia Signora per spacciata. La squadra di Montero, alla sua prima in panchina al posto di Allegri, trova infatti tre gol in 8 minuti e porta a casa un pari insperato. Ai felsinei rispondono Chiesa, Milik e Yildiz. I bianconeri restano così, almeno per ora, al terzo posto (in attesa della partita di recupero tra Fiorentina e Atalanta). Per commentare la prima gara senza Massimiliano Allegri, Bologna-Juventus, Domenico Marocchino, che nella sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Bologna-Juventus, Marocchino a Tag24
In rimonta, quando ormai tutto sembrava perso, la Juventus passa da 3 a 0 a 3 a 3 in casa del Bologna e difende il terzo posto in classifica. Alla prima gara senza Massimiliano Allegri in panchina non era semplice ed effettivamente i bianconeri sono andati in difficoltà contro la squadra di Thiago Motta, salvo esplodere, trovando 3 gol in 8 minuti e rovinando così la festa Champions dei felsinei. Evidentemente i rossoblù hanno staccato la spina troppo presto e hanno pagato caro il calo di concentrazione. Gioia incontenibile invece per mister Montero, alla guida dei bianconeri per le ultime due gare della stagione. Per commentare il match del Dall’Ara, Bologna-Juventus, Domenico Marocchino, che nella sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Un pareggio che sa di vttoria per la Juventus e sa di sconfitta per il Bologna?
“Può essere, anche se l’obiettivo stagionale lo hanno già raggiunto entrambe. E’ chiaro che arrivare terzi sarebbe sempre meglio che arrivare quarti. Il Bologna ha butatto via un’occasione negli ultimi minuti, anche perchè chiudere dietro a Milan e Inter sarebbe un sogno. Ora all’ultima giornata i bianconeri avranno il Monza”.
Questa è tornata ad essere una Juventus che non molla mai?
“Il calcio è uno sport particolare. Puoi anche giocare male e risolvere la partita sfruttando al massimo gli episodi. Un pò come succede nel pugilato, che subisci per round interi e poi con 3 pugni stendi l’avversario. Non è tanto quanto produci, ma quanto sfrutti e tutto viene definito dalla palla, se va dentro o meno. Sicuramente alcuni calciatori, in alcuni contesti, sono più utili di altri. Milik ad esempio, è uno che fa salire la squadra e che produce gioco. E’ un pò lo Zirkzee del Bologna e ieri ha cambiato la partita. Nella mia carriera ho vinto partite che non meritavo e ne ho perse altre che non pensavo”.
Thiago Motta è pronto per passare da una panchina all’altra?
“Thiago Motta ha dimostrato di essere molto duttile, anche perchè è partito dallo Spezia e ha fatto bene. E’ un razionale creativo, che sa di calcio e che coinvolge tutti i giocatori. Poi dipenderà dalle richieste economiche, dalle sue ambizioni e dall’incontro che avrà con Saputo. Bologna e Torino sono simili come città, almeno a livello strutturale, se vogliamo farci una risata. Mi preme però dire che Bologna ha una delle tifoserie più educate e sportive del mondo, secondo me. E’ un popolo che non ha contestato neanche quando la squadra è scesa in C ed è molto attaccato a questi colori. Di questo bisogna dargli atto. Giustamente ora sono in festa, per la conquista della Champions”.
Capitolo Allegri
Cosa ne pensa di come è finita la storia tra la Juventus e Allegri?
“Sia da una parte che dall’altra si poteva terminare il rapporto in maniera diversa. Ognuno è responsabile delle proprie azioni. Certo che, a monte, ci sono stati un paio di anni complicati ed evidentemente lui si è sentito abbandonato a sè stesso. Questo ha fatto sì che covasse rabbia repressa. Mi spiace perchè Allegri ha vinto 5 scudetti, 5 Coppe Italia, 2 Supercoppe e meritava una chiusura diversa. Anche il comunicato della società è stato freddo, senza un minimo ringraziamento. I calciatori sono come i bambini in un divorzio tra due giocatori e per quanto possibile bisogna comportarsi di conseguenza. Non so se l’andamento della partita di ieri sia dovuto anche a quello, ma è evidente che nel cervello e nel cuore della squadra, qualcosa sia rimasto”.
Anche i tifosi si dividono e c’è chi sta dalla parte del mister…
“In questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori. Ci sono allenatori che hanno dato delle testate, chi ha fatto il segno delle manette, chi ha dato un calcio nel sedere a un giocatore. Allegri non sarà il primo nè l’ultimo. Magari avrebbero potuto calmarlo prima e durante la partita. Resta il fatto che io non posso che dire grazie di cuore a Massimiliano Allegri”.