Questa sera, martedì 21 maggio, in prima serata su Rai 1, va in onda la parte finale del film tv dedicato a Guglielmo Marconi, il pioniere della telegrafia senza fili, inventore della radio e precursore delle moderne telecomunicazioni, insignito del premio Nobel per la fisica nel 1909.

Come finisce “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo”?

Nell’ultima puntata, Marconi e la giornalista Isabella Gordon sono sempre più sotto pressione dal regime fascista e dagli agenti dell’Ovra. Marconi tenta di parlare direttamente con Mussolini per ottenere rassicurazioni sul futuro di Enrico Fermi, suo protetto, che di recente gli ha rivelato dettagli scioccanti sui suoi esperimenti sulla radioattività. Nel frattempo, Isabella scopre che la sua casa è stata svaligiata e che le è stato rubato il passaporto.

Dopo alcune tensioni eccessive durante le sessioni dell’intervista con Marconi, lui interrompe le riprese del reportage e la licenzia. Isabella, non più la giornalista spavalda dell’inizio, si ritrova spaventata e confusa. Decide di rischiare tutto e convince Marconi a darle una seconda possibilità. Approfittando dell’assenza temporanea dello scienziato e di sua moglie, Isabella si imbarca sul panfilo “Elettra”, manipola la figlia di Marconi ed entra nel laboratorio dove sono custodite le apparecchiature segrete, filmando tutto.

Marconi scopre quindi che Isabella è una spia del regime e interrompe definitivamente le riprese del reportage, ma ormai è troppo tardi. Bottai ha ottenuto ciò che voleva: la conferma che Marconi non sta lavorando a un’arma. La situazione precipita rapidamente. Isabella, ormai inutile al regime, è braccata dall’Ovra e tenta disperatamente di lasciare l’Italia.

La rabbia di Marconi nei suoi confronti si trasforma in un desiderio di salvarla. Le lunghe ore passate insieme hanno rivelato non solo le loro differenze, ma anche i tratti comuni: l’intelligenza, l’energia, l’ambizione, la tenacia, e l’appartenenza a due mondi, quello italiano ed europeo e quello anglosassone.