Il conto alla rovescia è già iniziato: tutto è pronto per la notte delle notti. I tifosi dell’Atalanta sono in fibrillazione perchè quella di domani, a prescindere da come andrà a finire, sarà una serata magica. La squadra di Gasperini è pronta a partire, destinazione Dublino. I nerazzurri sanno bene che per battere il Bayer Leverkusen, ed alzare al cielo l’Europa League, servirà una gara perfetta. L’hanno già fatta in campo internaizonale, e possono ripetersi. Per commentare la finale di Europa League, Atalanta-Bayer Leverkusen, Guglielmo Stendardo, ex difensore che ha vestito la maglia della Dea per 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Europa League, Atalanta-Bayer Leverkusen, Stendardo a Tag24
La partita più attesa sta arrivando, quella più importante della stagione e se vogliamo esagerare, una delle più importanti della storia dell’Atalanta, di sicuro dell’era Gasperini. La Dea è pronta a dare battaglia al Bayer Leverkusen per tornare in Italia con l’Europa League. Appuntamento fissato per domani, all’Aviva Stadium di Dublino, con fischio di inizio alle ore 20.45. I tifosi nerazzurri sono già partiti verso l’Irlanda e non vedono l’ora di poter assistere a questa notte magica, con la consapevolezza che la miglior Dea, può battere davvero chiunque. Servirà una partita perfetta, senza sbavature, ad alto ritmo e con il giusto cinismo sotto porta. Per commentare la finale di Europa League, Atalanta-Bayer Leverkusen, Guglielmo Stendardo, ex difensore che ha vestito la maglia della Dea per 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Vigilia della finale di Europa League. Che gara ti aspetti? C’è una favorita?
“Innanzitutto bisogna fare i complimenti al presidente Percassi, che in questi anni è riuscito ad ottenere risultati straordinari. Il percorso dell’Atalanta dovrebbero prenderlo tutti come riferimento, sia in Italia che in Europa. Questa sarà una vigilia entusiasmante per il popolo bergamasco, per la società, per i calciatori e per l’allenatore, che ha fatto un lavoro incredibile in questi anni. Mi aspetto una gara e una serata unica, non solo dal punto di vista emozionale, ma anche sotto il profilo tecnico-tattico. Si incontrano due squadre che fanno un calcio europeo, di duelli e costruzione dal basso”.
Il Bayer Leverkusen ha fatto una stagione pazzesca. A cosa deve stare più attenta l’Atalanta?
“Il Bayer Leverkusen è una squadra molto forte, che non perde da tantissime partite e mi auguro che anche per loro possa essere arrivato il momento della prima sconfitta. Per l’Atalanta sarebbe il coronamento di un sogno, per un popolo, una società e una città, che merita tutte le soddisfazioni di questo mondo”.
La sconfitta arrivata in finale con la Juventus può influire sulla testa dell’Atalanta? Quali errori non devono ripetere?
“L’Atalanta deve continuare a lavorare come ha fatto fino ad oggi, esprimendo il calcio che sa fare ormai da tempo. Pur cambiando gli interpreti è una squadra che gioca sempre un gran calcio, che segna tanti gol, che diverte, che si difende con una linea altissima e che fa tanti duelli. Nella maggior parte dei casi questi duelli li vince, mentre nella gara con la Juventus, in fase difensiva, è mancata in qualcosa. Va detto che i bianconeri hanno fatto una partita quasi perfetta. Credo però che la Dea, finora, abbia sbagliato davvero poco. Deve cercare di ripetere le prestazioni fatte negli ultimi tempi, tipo quella con la Roma in casa. Una partita simile potrebbe mettere in difficoltà anche una squadra forte come il Bayer Leverkusen”.
Quanto è importante in questo momento Scamacca?
“Scamacca è un giocatore importante, decisivo, soprattutto in questo momento della stagione ed è mancato tantissimo nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. In Europa League invece ci sarà, e questo è davvero importante per la Dea”.
Il ciclo di Gasperini può volgere al termine?
“Non so quel che sarà il suo futuro, ma so quello che ha fatto e quello che è il presente. Un allenatore che ha dato un’identità tattica alla sua squadra, che ha apportato tante modifiche e introdotto metodologie nuove. La sua fortuna però, è che ha alle spalle una società solida e intelligente che gli ha dato carta bianca e gli ha permesso di lavorare serenamente. E poi Bergamo è l’ambiente ideale, con un tifo che fa la differenza in ogni occasione. Forza Atalanta!”.