Ethereum ha visto il suo prezzo crescere del 18% nel corso delle ultime 24 ore. Secondo gli osservatori, a favorire il trend sono le voci sempre più fitte sull’approvazione degli ETF spot da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.
Una crescita, quella di ETH, che avviene praticamente in contemporanea con quella di Bitcoin. L’icona ideata da Satoshi Nakamoto, infatti, nello stesso arco temporale ha dato vita ad un rialzo superiore al 7%. In entrambi i casi a rimetterci sono stati gli investitori che avevano inaugurato posizioni short, liquidate con perdite superiori ai 300 milioni di dollari.
Ethereum: cosa sta accadendo
La crescita di Ethereum ha naturalmente spinto molti a chiedersi a cosa sia dovuta la sua rinnovata vitalità sul mercato. La risposta, stando a molti commentatori è collegata alle indiscrezioni che circolano da alcune ore, relative all’approvazione degli ETF spot su Ether, da parte della SEC.
Stando ad un rapporto pubblicato da Coindesk, infatti, ben tre fonti avrebbero riferito in merito al fatto che gli exchange erano stati allertati dalla commissione affinché potessero aggiornare la documentazione 19b-4, “su base accelerata”.
A queste indiscrezioni si sono poi aggiunte le previsioni di due analisti solitamente molto ascoltati. Si tratta di James Seyffart e Eric Balchunas, di Bloomberg, i quali hanno alzato le loro stime sulla possibile approvazione degli ETF in questione dal 25 al 75%.
Sviluppi cui è stato poi aggiunto quanto stava accadendo su Polymarket, ove un contratto che chiedeva se un ETF spot su Ethereum sarebbe stato approvato entro il 31 maggio è balzato da 10 centesimi a 55 centesimi. Ciò vuol dire che se prima le probabilità erano date al 10%, ora sono salite al 55%. Mentre su un altro contratto, sempre presentato su Polymarket, la quota relativa ad una felice conclusione della vicenda si attesta al 68%.
Polymarket è una importante piattaforma di previsione decentralizzata, che utilizza la blockchain di Ethereum potenziata da Polygon in veste di soluzione di ridimensionamento Layer-2. Può essere considerata una sorta di piattaforma dedicata alle scommesse su temi di rilevanza, fornendo una panoramica sul sentimento prevalente tra gli utenti.
Quanto possono essere considerate affidabili le voci relative agli ETF spot su Ether?
Naturalmente, occorre a questo punto ricordare che a muovere il mercato sono in questo momento delle semplici indiscrezioni. Per quanto attendibile possa essere considerato il rapporto pubblicato da Coindesk, siamo ancora alle voci. Tanto che la stessa fonte si premura di sottolineare che non c’è ancora nulla di realmente deciso.
Queste le parole di commento rilasciate da Coindesk: “La SEC che chiede agli scambi di aggiornare la documentazione 19b-4, che propone modifiche alle regole, suggerisce potenziali progressi verso l’approvazione spot dell’ETF Ether. Nonostante i progressi con la documentazione 19b-4, la SEC potrebbe ancora respingere la dichiarazione di registrazione S-1 dell’ETF sull’etere, ritardandone l’approvazione e l’inizio delle negoziazioni.”
Il tutto avviene mentre si approssimano le decisioni della SEC sul tema. Quella sull’ETF spot di Van Eck è attesa per il 23 maggio, un giorno prima di quella relativa alla richiesta avanzata da Ark Invest. Proprio per quanto concerne quest’ultima, occorre ricordare che la società diretta da Cathie Wood ha cercato di mettersi al riparo escludendo lo staking dalla propria proposta.
Il motivo di questo ritocco è stato da molti indicato nella volontà di togliere dal tavolo di trattativa qualsiasi motivo di frizione con la SEC. Secondo Peter Brandt, infatti, sarebbe ormai pronta l’offensiva contro questa pratica collegata al Proof-of-Stake. Offensiva che vedrebbe protagonisti non solo l’ente di controllo dei mercati finanziari statunitensi, ma anche l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) e il Tesoro degli Stati Uniti. Proprio la previsione di Brandt fa capire la complessità della questione e dovrebbe spingere molti alla prudenza.