Inizia la cerimonia funebre per il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, morto domenica scorsa in un incidente in elicottero vicino al confine con l’Azerbaigian. Le indagini sulle cause dell’incidente sono ancora in corso.

Iran, inizia la cerimonia funebre del presidente Ebrahim Raisi

Iniziano i giorni della cerimonia funebre per il defunto presidente iraniano, Ebrahim Raisi. Saranno tenuti cortei funebri in diverse città iraniane, incluso uno nella città di Tabriz, capitale della provincia dell’Azerbaigian orientale. L’elicottero in cui viaggiava Raisi era diretto proprio in questa città.

Durante la giornata, le salme dei politici iraniani saranno trasportate nella città santa sciita di Qom, conosciuta per ospitare uno dei venerati santuari e seminari religiosi frequentati da Raisi, per una seconda cerimonia. Questa sera, l’Ayatollah Ali Khamenei guiderà le preghiere nella capitale Teheran. Domani è prevista una grande cerimonia presso la moschea Mosalla di Teheran.

Il presidente iraniano sarà sepolto giovedì, 23 maggio, nella sua città natale, Mashhad.

Continuano le indagini

Il presidente iraniano è morto in un incidente in elicottero avvenuto domenica, 19 maggio, nell’area montuosa della provincia dell’Azerbaigian orientale. Insieme a lui, erano presenti a bordo anche il ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian, ed altre sei persone. L’operazione di ricerca è stata ostacolata dal maltempo. Gli alti funzionari iraniani sono stati dichiarati morti lunedì mattina.

Dopo la conferma ufficiale, la guida suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha proclamato cinque giorni di lutto. Ha anche nominato il vice presidente, Mohammad Mokhber, come nuovo presidente ad interim del paese. Secondo la Costituzione, le elezioni presidenziali si terranno entro 50 giorni.

Le indagini sull’incidente continuano. Secondo quanto riportato dai media, il capo militare del paese ha nominato una commissione per accertare le cause dell’incidente. Questa commissione comprende esperti militari e tecnici. Non è ancora chiaro perché così tanti alti funzionari del governo iraniano viaggiassero su un unico elicottero.