Guerra a Gaza, Netanyahu a Cnn: “Solo Israele può fermare Hamas”. Al Quirinale il Consiglio supremo di difesa: “Due popoli, due Stati unica soluzione”
Giorno 228 della guerra a Gaza. Il presidente USA Joe Biden ribadisce che nella Striscia non c’è genocidio, mentre condanna la richiesta di arresto del premier israeliano Netanyahu, avanzata dal procuratore della Corte penale internazionale.
Intanto nell’enclave palestinese sono arrivati aiuti umanitari: 569 tonnellate donate da da Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, UE e altri, come ha fatto sapere l’esercito americano.
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente di oggi, martedì 21 maggio 2024.
Israele, Netanyahu a Cnn: “Solo Israele può fermare Hamas”
Israele, Netanyahu a Cnn: “Accuse vergognose come dice Biden”
Gaza, Consiglio Difesa: “Due popoli, due Stati unica soluzione”
M.O., Michel sente Bin Zayed: “Cooperiamo per stabilità regione”
Colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed Bin Zayed.
La notizia data da Michel in un post sui social in cui spiega che nel corso del colloquio telefonico sono stati discussi “i punti principali delle relazioni bilaterali Ue-Uae e delle relazioni e della sicurezza regionali più ampie”.
“L’Ue mira a rafforzare ulteriormente la stabilità a livello globale, in particolare a Gaza e in Ucraina, e conta su partner come gli Emirati in questo sforzo condiviso. Una cooperazione rafforzata tra l’Ue e gli Emirati rimane fondamentale per rafforzare i legami e costruire un solido partenariato con il Consiglio di cooperazione del Golfo”, scrive il leader Ue.
Liliana Segre: “Non parliamo di genocidi, è una bestemmia”
Il Quirinale e il Consiglio di difesa: “L’Italia è per il diritto umanitario a Gaza”
Associated Press: “Stati Uniti contro Israele per l’interruzione della diretta da Gaza dell’agenzia Ap”
Israele caccia Associated Press da Gaza, Reporters sans frontières: “Censura oltraggiosa”
Il portavoce del governo israeliano: “Le nazioni civili non applichino i mandati di arresto contro Netanyahu
Onu: “Scioccante che Israele abbia interrotto il video su Gaza dell’agenzia Ap”
Il premier della Turchia Erdogan contro il governo Netanyahu: “Continuano il genocidio, devono essere fermati”
Lapid contro stop Israele ad AP: “E’ atto di follia”
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha condannato la decisione del ministero delle Comunicazioni di bloccare la diretta video su Gaza dell’Associated Press a causa della sua presunta violazione della nuova legge sui media stranieri, definendola un “atto di follia”. “La confisca delle apparecchiature all’AP – la più grande agenzia di stampa del mondo – è un atto di follia.
Casa Bianca: “Preoccupante stop di Israele alla diretta di AP”
La Casa Bianca ha definito “preoccupante” la decisione di Israele di bloccare la diretta su Gaza dell’Associated Press con il sequestro di telecamera e attrezzature. Per il ministero delle Comunicazioni israeliano, l’agenzia di stampa americana ha violato la nuova legge sui media stranieri varata di recente e che ha preso di mira finora l’emittente Al Jazeera.
Parigi a Corte penale internazionale: “Non c’è nessuna equivalenza Israele-Hamas”
Non c’è “nessuna equivalenza” tra Israele e Hamas. Lo ha affermato il ministro degli Esteri francese, Stephane Sejourne all’indomani della decisione del procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) di chiedere mandati d’arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar. (AGI)
Moratti: “Critiche parte democrazia, ma no a violenza”
La presidente della consulta nazionale di Forza Italia e candidata alle europee nel nord ovest, Letizia Moratti ha parlato delle proteste degli studenti contro le azioni militari israeliane:
“Le proteste degli studenti, le critiche che gli studenti portano fanno parte della democrazia. L’importante è che queste critiche non degenerino in episodi violenti e non impediscano a persone che hanno opinioni diverse di parlare”.
Israele blocca diretta dell’agenzia Associated Press su nord Gaza
Dopo Al Jazeera, anche l’Associated Press finisce nel mirino delle autorità israeliane. Funzionari hanno sequestrato telecamera e attrezzature dell’agenzia di stampa americana con cui da Sderot trasmetteva in diretta riprese del nord di Gaza, accusandola di violare la nuova legge sulle emittenti straniere nel Paese.
Hamas, bilancio Gaza è di 35.647 morti e 79.852 feriti
Il bilancio a Gaza dopo quasi otto mesi di guerra è di 35.647 morti e 79.852 feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute palestinese nella Striscia, gestito da Hamas.
Usa, smantellato un campo filo-palestinese dell’Università del Michigan
La polizia ha sgomberato un accampamento filo-palestinese presso l’Università del Michigan. Un video pubblicato online dalle stazioni televisive dell’area di Detroit mostra la polizia che allontana le persone dal campo, un luogo comune per le proteste nei campus. L’accampamento era stato allestito ad aprile, verso la fine dell’anno scolastico.
Sunak: “La richiesta del procuratore della Cpi è inutile”
Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha parlato della richiesta del procuratore generale della Corte penale internazionale definendola “profondamente inutile“. Secondo Sunak, infatti, “non cambierà nulla per garantire una pausa” nei combattimenti o il rilascio degli ostaggi”.
Israele: “Continuano le operazioni in tutta la Striscia”
Il portavoce militare d’Israele ha aggiornato il resoconto sulle operazioni dell’esercito nella Striscia di Gaza. L’intenzione rimane quella di continuare le offensive nelle zone maggiormente a rischio.
“L’esercito israeliano sta proseguendo le sue offensive nella Striscia: sia a Jabalya, sia a Rafah nel sud e sia nella zona centrale dell’enclave palestinese. A Rafah proseguono le operazioni e sono stati uccisi numerosi terroristi, localizzati razzi e equipaggiamento militare nell’area”.
Jenin, salgono a sette i palestinesi uccisi dalle truppe israeliane
Sono sette i palestinesi uccisi a Jenin, in Cisgiordania, negli scontri con l’esercito israeliano. Come riferito dall’agenzia Wafa anche il bilancio dei feriti è salito a quota 12, alcuni dei quali sono molto gravi. Tra le vittime “c’è anche un medico, specialista in chirurgia generale dell’ospedale di Jenin”.
Gaza, trovati lanciarazzi in una moschea di Jabaliya
Le truppe della 460esima Brigata Corazzata, che operano alla periferia di Jabaliya, nel nord di Gaza, hanno localizzato un deposito di razzi e lanciatori in una moschea.
L’Idf ha lanciato una nuova offensiva a Jabaliya all’inizio di questo mese dopo aver identificato gli agenti di Hamas che si stavano raggruppando lì.
Gallant: ‘Cpi vuole negare a Israele diritto ad autodifesa’
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha parlato della richiesta del procuratore generale della Corte penale internazionale nei suoi confronti e del premier Benjamin Netanyahu.
“Il parallelismo del procuratore tra l’organizzazione terroristica di Hamas e lo stato di Israele è spregevole e disgustoso. Lo Stato di Israele non fa parte della Corte e non riconosce la sua autorità. Il tentativo del procuratore Karim Khan di negare allo Stato di Israele il diritto a difendere se stesso e a liberare i suoi rapiti deve essere respinto”.
Pechino: “Cpi sia obiettiva, basta punizione palestinese”
I mandati di arresto richiesti dalla Corte penale internazionale per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e per i leader di Hamas continuano a far discutere. Sulla questione è intervenuto anche il portavoce del ministero degli Esteri cinese.
“Speriamo che la Corte penale internazionale mantenga una posizione obiettiva e imparziale ed eserciti i suoi poteri in conformità con la legge. Chiediamo la fine della punizione collettiva del popolo palestinese”.
Idf: colpiti 70 obiettivi a Gaza in un giorno
L’aeronautica israeliana ha colpito oltre 70 obiettivi durante l’ultimo giorno nella Striscia di Gaza.
A riferirlo è l’Idf, citato dal Times of Israel. Tra le strutture prese di mira c’erano depositi di armi, edifici ritenuti appartenenti ai miliziani, diversi agenti operativi.
Amal Clooney: “Decisione Cpi presa all’unanimità”
La Corte penale internazionale (CPI) ha chiesto all’unanimità i mandati di arresto contro i leader di Israele e Hamas per il conflitto di Gaza.
A rivelarlo Amal Clooney, avvocato per i diritti umani e membro del comitato consultivo della Cpi, ma anche moglie del celebre attore George Clooney.
“Le conclusioni del gruppo di esperti sono state unanimi malgrado la diversa provenienza dei suoi componenti. Più di quattro mesi fa, il procuratore della Corte penale internazionale mi ha chiesto di aiutarlo a valutare le prove di presunti crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Israele e Gaza. Ho accettato e mi sono unita a un gruppo di esperti legali internazionali per svolgere questo compito. Insieme abbiamo partecipato a un ampio processo di revisione delle prove e di analisi legale. Ho partecipato perché credo nello stato di diritto e nella necessità di proteggere le vite dei civili. La legge che protegge i civili in guerra è stata elaborata più di 100 anni fa e si applica in tutti i Paesi del mondo, indipendentemente dalle ragioni di un conflitto”
si legge in un comunicato pubblicato sul sito della Clooney Foundation for Justice, creata insieme al marito.
Tajani: “Inaccettabile mettere stesso piano Israele e Hamas”
“È del tutto inaccettabile che si mettano sullo stesso piano Hamas e Israele, i capi del gruppo terroristico che ha avviato la guerra di Gaza massacrando cittadini innocenti e i capi del governo eletto dal popolo di Israele. È assurdo che il procuratore abbia solo concepito questo parallelismo. In nessun modo si può solo immaginare una equiparazione del genere. Attenzione a non legittimare posizioni anti-israeliane che possono alimentare fenomeni di antisemitismo”
Queste le parole del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, in riferimento alla richiesta di arresto nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dei leader di Hamas.
“La nostra posizione non cambia: diciamo no all’attacco a Rafah, siamo per il cessate il fuoco immediato e per la possibilità di fornire aiuti umanitari e di salvaguardare le vite dei civili. Ma nello stesso tempo difendiamo il diritto di Israele a esistere e siamo per una politica dei due popoli e due Stati“
dichiara il capo della Farnesina.
“Noi siamo anche favorevoli a inviare nostri soldati in una possibile missione Onu sotto il comando di un Paese arabo – come è stato proposto – per preparare il campo alla nascita di uno Stato palestinese. La nostra presenza potrebbe essere molto importante, perché siamo graditi sia agli israeliani sia ai palestinesi, come lo siamo per i serbi e gli albanesi in Kosovo”
sottolinea ancora Tajani.
Idf: “Ucciso comandante Hezbollah responsabile missili”
L’Idf ha annunciato che il comandante dell’unità missilistica di Hezbollah nella divisione costiera del gruppo terroristico è stato ucciso in un attacco aereo.
Qassem Saqlawi è stato colpito in un attacco con droni nell’area di Tiro. Hezbollah ha confermato la sua morte, ma non si è riferito a lui indicandolo come comandante.
Secondo Israele era responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di “molti” attacchi con razzi dalla regione costiera nel sud del Libano.
WP: Israele rinuncia a offensiva ampia su Rafah
Secondo David Ignatius, analista del Washington Post, Israele avrebbe deciso di accantonare i piani per una grande offensiva nella città di Rafah. Agirà invece in modo più limitato, dopo averne discusso con gli Stati Uniti.
Stando a quanto riferito da Ignatius, il piano precedente di inviare due divisioni in città non andrà avanti: i nuovi piani comporteranno meno vittime civili, in modo da ottenere il via libera di Washington.
Operazione dell’Idf a Jenin: “Diversi ‘terroristi’ colpiti”
L’IDF, l’esercito israeliano, ha lanciato un’operazione antiterrorismo nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania.
Diversi uomini armati sono stati colpiti, come comunicato in una nota diffusa da The Times of Israel.
Secondo la Sanità locale, sono sei i palestinesi morti negli scontri. Inoltre dieci sono rimasti feriti, tre dei quali in gravi condizioni. Tra le vittime ci sono il chirurgo dell’ospedale di Jenun, Aseed Jabareen, “aggredito all’ingresso del centro medico”; l’insegnante Allam Jadarat e uno studente, che si trovavano in una scuola.
IDF: We launched an operation to counter terrorism in the Jenin refugee camp.
— Mossad Commentary (@MOSSADil) May 21, 2024
A number of IDF and MGB units are participating in the operation, a number of terrorists have already been eliminated immediately at the beginning of the operation in an exchange of fire. pic.twitter.com/4F3lUMk22I
Usa, da molo temporaneo arrivate 569 tonnellate di aiuti
L’esercito americano ha fatto sapere che oltre 569 tonnellate di aiuti sono state consegnate a Gaza tramite un molo temporaneo. Lo scrive il Times of Israel.
Gli aiuti sono stati donati da Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, UE e altri.
“Il molo è una soluzione temporanea per aumentare l’assistenza umanitaria a Gaza per soddisfare i bisogni urgenti del popolo palestinese”
scrive Centcom.
Il volume degli aiuti che ancora devono essere distribuiti è pari a circa 25 camion.
To date, over 569 metric tons of humanitarian assistance has been delivered across the temporary pier to Gaza for further distribution by humanitarian partners. The United States, United Kingdom, UAE, European Union, and many other partners have donated this humanitarian… pic.twitter.com/KbgXwFbfzD
— U.S. Central Command (@CENTCOM) May 21, 2024
la Francia appoggia Cpi su arresti Netanyahu e Hamas
La Francia “sostiene la Corte penale internazionale”, in merito alla richiesta di arresto dei leader israeliani e di Hamas, ha dichiarato in serata il Quai d’Orsay.
“La Francia sostiene la Corte penale internazionale, la sua indipendenza e la lotta contro l’impunità in tutte le situazioni”
hanno scritto i diplomatici francesi in un comunicato stampa.
Biden: “L’offensiva di Israele a Gaza non è genocidio”
Il presidente USA Joe Biden ha negato, nella giornata di ieri 20 maggio, che l’offensiva di Israele a Gaza sia un “genocidio”.
“Quello che sta accadendo non è un genocidio, lo respingiamo“, ha affermato, riferendosi alla causa presso la Corte internazionale di giustizia dell’Aja che sostiene,invece, questa tesi.
Biden ha inoltre ribadito la sua condanna della richiesta, presentata sempre ieri dal procuratore della Corte penale internazionale, di un mandato di arresto contro Netanyahu e i leader israeliani.