Bonus fotovoltaico 2024, dalle ultime notizie che arrivano dal ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza energetica (Mase) sono in uscita due bandi che disciplineranno le modalità di presentazione delle domande che potrà avvenire a partire dal 4 giugno prossimo. La misura di incentivo per i pannelli è particolarmente attesa. Sul tavolo, infatti, ci sono in totale 1,7 miliardi di euro di risorse che andranno alle imprese agricole e a quelle degli altri settori.
Nel primo bando occorrerà far riferimento ai lavori di installazione di impianti di potenza inferiore a 1 Megawatt; nel secondo bando, invece, saranno ammesse potenze superiori. I bandi destineranno risorse in buona parte provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La piattaforma dalla quale si potranno inviare le domande sarà quella del Gestore dei servizi energetici (Gse).
Bonus fotovoltaico 2024, ultime notizie sui due bandi in uscita
Due in bandi in arrivo del bonus fotovoltaico 2024, l’agevolazione che destina ingenti risorse per installare pannelli agricoltrici. L’uscita è prevista a breve dal momento che il termine per inviare le domande degli incentivi decorrerà dal prossimo 4 giugno, alle ore 12:00. Le risorse derivano in parte dalla destinazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Alla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1, figura l’obiettivo di sostegno agli investimenti per la costruzione di sistemi agro-voltaici e per l’installazione di strumenti di misurazione al fine di monitorare l’attività agricola sottostante. I sistemi serviranno anche alla valutazione del microclima, al risparmio idrico, al recupero della fertilità del suolo, alla resilienza ai cambiamenti climatici e alla produttività agricola per diversi tipi di colture. A tal proposito, il Pnrr destina per questo obiettivo circa 1,1 miliardi di euro (1.098.992.050,96 euro) del miliardo e 700 milioni euro in totale stanziato.
Imprese agricole chiamate all’installazione dei pannelli solari
I due bandi saranno aperti uno alle sole imprese agricole per impianti di potenza non eccedente il MegaWatt (Registri e contingente di 300 MegaWatt) e l’altro, al quale potranno accedere sia le imprese del settore agricolo che quelle inserite in altri settori produttivi, al fine di realizzare impianti fotovoltaici di non limitata potenza (Aste, con contingente di 740 MegaWatt).
L’obiettivo finale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è quello di installare pannelli fotovoltaici in sistemi agrivoltaici per una capacità complessiva di circa un gigawatt e una produzione indicativa di almeno 1.300 gigawatt ora all’anno, entro giugno 2026.
Incentivi impianti fotovoltaici, da quando si possono presentare le domande?
Ai fini della presentazione delle domande, il Gestore dei servizi energetici (Gse) attiverà due differenti procedure – una per Registri e l’altra per Aste – mediante le quali si potranno inoltrare le richieste del bonus fotovoltaico 2024. Tutte e due le procedure saranno telematiche e dovranno basarsi su procedure di pubblicazione delle regole da seguire per inviare la richiesta e di possesso di specifici requisiti di ammissibilità agli incentivi.
In linea di massima, i contributi andranno a coprire una quota fino al 40% dei costi ritenuti ammissibili (secondo le regole e i criteri del Mase), nonché una tariffa incentivante riconosciuta all’energia elettrica rinnovabile immessa in rete.
Le regole verranno pubblicate a cura del Gse e conterranno i requisiti generali di ammissione alla domanda, l’assenza di conflitti di interesse, i requisiti soggettivi e quelli oggettivi. Questi ultimi consisteranno nelle caratteristiche di progettazione degli impianti fotovoltaici, nei sistemi di monitoraggio della continuità dell’attività agricola, nei titoli autorizzativi e nei preventivi.
Fonti energia rinnovabili pannello fotovoltaico: cosa fare per ricevere le agevolazioni?
Alla chiusura della fase di presentazione delle domande, il Gse provvederà a valutare le istanze pervenute, richiedendo eventuali rettifiche o integrazioni delle documentazione inviata. Saranno previsti anche criteri di priorità in merito ai progetti di installazione degli impianti, agli utilizzi e al risparmio energetico assicurato. Dall’esito della procedura, le imprese avranno un anno e mezzo di tempo per mettere in esercizio gli impianti.