Si è spento a 87 anni Ivan Boesky, il segugio di Wall Street che ha segnato un’epoca fra scandali e successi. La sua leggendaria figura ha ispirato il personaggio di Gordon Gekko, interpretato da Michael Douglas nel fil di Oliver Stone “Wall Street”. A darne il triste annuncio la figlia Marianne. Ma chi è e qual è la causa della morte del finanziere americano?

Chi è Ivan Boesky? Addio a colui che ispirò il personaggio di Michael Douglas in “Wall Street”

L’America piange una delle sue storiche figure. Controverso, ma centrale per la storia economica statunitense, Ivan Boesky è morto a 87 anni nella sua casa nella serata di oggi, 20 maggio 2024. Durante la sua carriera è finito sotto le luce dei riflettori per la maxi multa da 100 milioni di dollari e per il collasso del suo enorme impero finanziario.

Di origine ebrea, la famiglia Boesky possedeva a Detroit, in Michigan, una catena di negozi. Agiato, il giovane Ivan è stato ammesso alla scuola di legge del College di Detroit, pur non avendo conseguito una laurea, diventando, poi, addirittura professore associato alla Columbia University di New York.

La causa della morte e la carriera in borsa

La famiglia Boesky si è stretta in un rispettoso silenzio, dopo aver dato la notizia della scomparsa del finanziere. Tuttavia, l’età avanzata parrebbe confermare il decesso per cause naturali.

La sua lunga carriera a Wall Street comincia a 38 anni, quando diventa broker nel 1975 e con la fondazione della sua compagnia, la Ivan F. Boesky Company, grazie alla grossa donazione (circa 700 mila dollari, equivalenti a 4 milioni di dollari oggi) della famiglia della moglie.

Non certo di intenti nobili, l’azienda puntava a speculare sulle acquisizioni delle grosse corporazioni e, di conseguenza, più queste fallivano, più Boesky si arricchiva. Così, nel giro di un decennio, la Compagnia valeva sul mercato oltre 200 milioni di dollari.

L’inizio della fine

Eppure il lucente impero nascondeva diverse macchie, rivelate poi dall’inchiesta federale del super procuratore Rudy Giuliani, in seguito candidatosi a sindaco di New York sull’onda del successo delle indagini.

Infatti, il super procuratore è riuscito a scoprire che Boesky aveva utilizzato metodi illegali per carpire informazioni secretate di insider trading e così manipolare a proprio vantaggio le giocate in borsa. Dall’inchiesta, però, Boesky è uscito con soli 3 anni e mezzo di prigione, grazie alla sua collaborazione con le forze dell’ordine.

Come un canarino, il finanziere ha rivelato i nomi di tutte le persone coinvolte nell’operazione, incastrando pezzi grossi, come il collega finanziere Michael Milken, considerato il padre dei titoli spazzatura. Scontata la condanna e pagata la multa da 100 milioni di dollari, a Boesky viene vietato a vita di lavorare nel mondo dell’insider trading.