Solana potrebbe realmente rivelarsi il killer di Ethereum prospettato da alcuni osservatori. A renderla tale, in particolare, la straordinaria velocità che riesce a conseguire, tale da far impallidire le prestazioni non solo della creazione di Vitalik Buterin, ma anche di Polygon, altro autorevole contendente su questo particolare aspetto.
Ad attestare questo dato di fatto, è stato un recente studio pubblicato da Mercado. Al suo interno, infatti, si sostiene che Solana è riuscita ad elaborare ben 95 milioni di transazioni nell’arco di una sola giornata. Un dato tale da scavare un solco molto ampio rispetto alla concorrenza.
Solana è la blockchain più veloce in assoluto: parola di Mercado
Ormai da tempo Solana è indicata come un concorrente molto pericoloso per la Ethereum Virtual Machine. Tanto da spingere qualcuno a indicarla alla stregua di Ethereum Killer, ovvero della rete che potrebbe mandare in soffitta la EVM, o perlomeno ridurne la posizione di predominanza all’interno della finanza decentralizzata.
Se sino ad oggi si trattava di una semplice previsione fondata su dati ancora da verificare, ora è arrivata l’ufficializzazione della sua velocità. Ad attestarla un rapporto elaborato dagli analisti di Mercado, secondo i quali la rete sarebbe stata capace di elaborare 95 milioni di transazioni in un solo giorno. Un dato assolutamente al di fuori della portata di Ethereum.
La ricerca ha anche evidenziato il conseguimento da parte di Solana di una media di 1.053 transazioni al secondo (TPS). Un dato tale da testimoniare non solo una sua capacità tecnica superiore, ma anche da consolidarne lo status nell’ambito della DeFi.
Per capire meglio l’importanza dello stesso, basta metterlo a confronto con quelli evidenziati dalle blockchain concorrenti. A partire da Sui e Binance Smart Chain (BSC), che sono riusciti a far registrare rispettivamente 854 e 378 TPS. Se queste due reti riescono a reggere, anche se a stento il confronto, va malissimo invece per Ethereum e Bitcoin, le due blockchain maggiori. Nel loro caso, infatti, i TPS collezionati sono rispettivamente 22,8 e 10,7.
Una performance, quella conseguita da Solana, che si è rivelata particolarmente evidente nel corso dell’aprile 2023, quando ha raggiunto un picco di 1.504 TPS. Un dato collegato al forte aumento messo a segno in quel frangente dalle meme coin lanciate sulla sua blockchain. Un dato tale da rendere Solana ben 46 volte più veloce della EVM e cinque volte rispetto a Polygon. In tema di scalabilità, quindi, al momento è largamente prevalente rispetto alla concorrenza.
Solana sta evidenziando solo una minima parte delle sue effettive capacità
Sin qui abbiamo visto come la superiorità di Solana nei confronti delle reti concorrenti sia non solo evidente, ma in taluni casi schiacciante. Reti concorrenti le quali, però, non dovrebbero preoccuparsi dei dati riportati da Mercado, bensì di un altro fatto.
Solana, infatti, come ricordato da CoinGecko, starebbe operando ad appena l’1,6% delle proprie effettive capacità. Il suo potenziale teorico massimo, infatti, si attesta a 65mila TPS. Ove la sfida dovesse salire di tono, Solana potrebbe quindi contare su un armamentario tale da mettere rapidamente fuori gioco la concorrenza.
Alla luce di tali dati, non dovrebbe quindi stupire la forte crescita messa a segno nel corso degli ultimi mesi. Una crescita la quale promette di proseguire nell’immediato futuro, proprio in conseguenza di una superiorità tecnologica che inizia a farsi sempre più evidente.
La scalabilità è sempre più centrale, in ambito blockchain
Il rapporto di Mercado va ancora una volta a toccare un tema ormai cruciale in ambito blockchain, quello della scalabilità. Per poter diventare centrale in ambito DeFi, ogni rete deve cercare di dare risposte adeguate in questo particolare contesto.
Solana è stata espressamente concepita come una risposta in tal senso. La sua mainnet è stata lanciata nel marzo del 2020, prospettando la capacità di elaborare sino a 50mila TPS. Ovvero una velocità tale da promettere di risolvere le inefficienze che erano tipiche di piattaforme di prima generazione, come Ethereum.
La differenza con la EVM è data dal modo diverso di approcciarsi al problema. Ethereum si basa infatti su soluzioni di scalabilità di secondo livello, mentre Solana ha optato per l’offerta di un’infrastruttura intrinsecamente scalabile per un ecosistema decentralizzato. La sua rete ha però denotato alcuni problemi, a partire dalle interruzioni significative. Basti pensare in tal senso a quanto accaduto nel passato mese di aprile, quando il 76% delle transazioni si è trovato a fare i conti con un crash. Problemi che, però, potrebbero rivelarsi piccoli contrattempi in una traiettoria di forte crescita.