Il mercato delle materie prime è in fermento ed è più dinamico che mai: c’è il prezzo di questa commodity che potrebbe ben presto esplodere.
Dopo l’aumento vertiginoso della quotazione del cacao, c’è un’altra materia prima, il cui prezzo potrebbe essere interessato da una crescita vertiginosa. Si tratta del rame o oro rosso: la quotazione di questa commodity si avvicina ai massimi a causa della riduzione dell’offerta e dell’incremento dell’utilizzo del metallo nel settore energetico. Il contesto macroeconomico attuale è caratterizzato da forte instabilità, trend inflattivo e forte incremento della domanda del rame. Il ruolo rilevante del metallo rosso nella rivoluzione energetica sta sempre di più portando ad un incremento del prezzo dei futures.
Investire in materie prime: il prezzo di questa commodity potrebbe esplodere
Dopo il boom del prezzo del cacao c’è un’altra materia prima che sta per esplodere: la quotazione del rame continua a correre. Qualche settimana fa il rame ha superato i 9mila $ a tonnellata: le ragioni di questa impennata del prezzo del rame sono da ricercarsi nel forte aumento della domanda e nel deficit dell’offerta. La quotazione del metallo rosso si sta sempre di più impennando e ciò ha ripercussioni sull’economia globale. Il metallo rosso è da sempre considerato un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia internazionale dal momento che il rame trova utilizzo in qualsiasi comparto (dall’edilizia al settore energetico).
Al momento della redazione dell’articolo, la quotazione del rame ha raggiunto i 9.350 dollari statunitensi per tonnellata. Anche i futures sul metallo rosso sono saliti sopra i 4 dollari per libbra nel mese di aprile. Una contrazione dell’offerta cagionata da interruzioni del ciclo produttivo, come la chiusura di una grande miniera di metallo rosso a Panama. Secondo le proiezioni il prezzo del rame sfiorerà gli 11mila $: il rally del metallo rosso rappresenta un barometro importante per l’economia globale, che sta mostrando una ripresa economica dopo l’emergenza pandemica e con il perdurarsi degli eventi bellici.
Prezzo del rame in aumento: quali sono le ragioni?
La quotazione del rame ha subito un’impennata senza precedenti a seguito delle crescenti preoccupazioni sull’offerta mondiale del rame e sui tagli al ciclo produttivo da parte di miniere e fonderie. Basti pensare che i livelli di produzione sono i più bassi in assoluto degli ultimi 25 anni. Le fonderie del Sol Levante stanno prendendo in considerazione la possibilità di tagliare la produzione del metallo rosso dopo che i costi di lavorazione sono scesi quasi a zero. Gli investitori hanno revisionato al ribasso le attese sulla domanda del rame da parte della Cina dopo che le misure promosse dal governo di Pechino ha comportato una riduzione negli investimenti al ciclo produttivo.
La ripresa della domanda dei consumatori non è così sostenuta come previsto. Molti trader puntano sulla carenza di offerta, mentre i tagli al ciclo produttivo da parte dei miners iniziano ad avere effetto. I tagli alla produzione hanno un impatto determinante su tutta la catena di approvvigionamento. Molte fonderie hanno subito una perdita e molte puntano a tagliare la produzione del metallo rosso. Ciò comporterà una riduzione dell’offerta di rame e si tradurrà in una vera e propria impennata della quotazione.
Prezzo del rame: quali sono le previsioni?
Con l’atteso taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, la domanda di metallo rosso dovrebbe essere supportata dal suo utilizzo in svariati comparti, dall’edilizia al mercato energetico. Conseguentemente, una minore offerta ed un maggiore consumo di rame spingeranno verso l’alto il prezzo. Secondo gli analisti della Goldman Sachs i prezzi del rame saliranno del 60% entro la fine del 2025. Entro il terzo trimestre del corrente anno si prevede che la quotazione del metallo rosso raggiunga i 10.200 euro a tonnellata.