In vista delle vacanze estive, i padroni di cani e gatti che intendono portarli con sé in un viaggio all’estero devono munirsi dei documenti indispensabili per l’espatrio dei propri animali domestici. Ogni Paese ha le sue leggi in materia ed è bene informarsi su quali siano le norme a seconda delle destinazioni, anche se vanno comunque sempre rispettate quelle vigenti sul territorio italiano, il cui rispetto risulta imprescindibile per il rimpatrio. Vediamo dunque tutto quello che serve per partire in compagnia dei nostri amici a quattro zampe e viaggiare fuori dai confini nazionali, senza incorrere in brutte sorprese al check in o alla frontiera.
Quali documenti sono necessari per portare il cane o il gatto all’estero?
I due elementi necessari per poter portare cane o gatto all’estero sono il microchip e il passaporto: il primo è indispensabile per ottenere il secondo. In Italia, vige l’obbligo di microchip solo a carico dei cani, mentre il microchip per gatti è fortemente consigliato ma non ancora obbligatorio.
Il microchip diventa invece indispensabile quando siamo intenzionati a portare i pelosetti fuori dai confini nazionali. Il passaporto infatti viene rilasciato solo quando l’animale (cane, gatto o furetto) è microchippato e registrato alla propria anagrafe di riferimento dal medico veterinario preposto.
Tale obbligo vige su tutto il territorio dell’Unione Europea e in Irlanda del Nord sulla base di una normativa entrata in vigore in Italia a partire dal 1 ottobre 2004, che impone di viaggiare con un passaporto europeo per animali da compagnia in corso di validità.
La maggior parte dei Paesi stranieri è comunque allineata a regole di questo tipo e microchip o tatuaggio identificativo sono quasi sempre richiesti. Anche se per alcune nazioni non dovesse essere necessario il passaporto (evento molto raro), di sicuro tale documentazione è indispensabile per far rientro senza problemi in Italia una volta conclusa la vacanza.
Oltre al passaporto, l’Europa e la maggioranza dei Paesi stranieri richiede la vaccinazione antirabbica, che dunque deve essere debitamente certificata dal veterinario e registrata sul passaporto: si può espatriare solo dopo avere effettuato il vaccino da 21 giorni.
Inoltre, per alcune destinazioni europee, ovvero Finlandia, Irlanda, Malta, Norvegia e Irlanda del Nord, bisogna effettuare un trattamento contro la tenia Echinococcus multilocularis.
Se si viaggia con un animale da un Paese extra UE, bisogna dotarsi di un certificato sanitario UE rilasciato da un veterinario ufficiale della nazione di straniera di partenza, rilasciato almeno 10 giorni prima dell’arrivo in Europa.
Come si ottiene il passaporto per animali domestici?
Il passaporto viene rilasciato dal Servizio Veterinario dell’ASL di residenza del proprietario del cane, gatto o furetto. Tale documento contiene i dati anagrafici dell’animale, l’elenco delle vaccinazioni e i vari trattamenti somministrati alla bestiola.
Dopo aver preso appuntamento, telefonico o via portale istituzionale, ci si reca all’ASL portando con sé il proprio animale per il controllo del microchip, poi si deposita la richiesta e infine si paga un bollettino per i diritti veterinari.
Tutta la documentazione deve essere intestata al padrone dell’animale da compagnia.
In viaggio con cane e gatto: consigli e precauzioni
Sia che decidiate di partire con il cane che con il vostro amato felino, prima di mettere piede fuori dall’Italia informatevi sempre sulle normative relative agli animali nei Paesi di destinazione. Oltre alle vaccinazioni, infatti, è consigliabile capire quando e dove risulta obbligatorio l’uso di guinzaglio e museruola.
Inoltre, bisogna anche tenere in considerazione le norme relative al trasporto degli animali sui mezzi pubblici, come bus o treni, la cui conoscenza risulta utile per gli spostamenti interni alla nazione in cui si viaggia.
Prima di partire con i propri amici a quattro zampe, dunque, è sempre bene informarsi, visitando ad esempio il sito della Farnesina, che ha banche dati aggiornate con tutta una serie di informazioni davvero utili sui Paesi stranieri che si intendono visitare (www.viaggiaresicuri.it).
Altre fonti possono essere la compagnia aerea con cui si effettua il volo o quella di navigazione se prendete una nave, oppure la struttura ricettiva che vi accoglierà.
Durante le fasi di calcolo dei costi della vacanza, mettete in conto non solo il prezzo del biglietto per il vostro animale, ma anche le maggiorazioni dovute alle pulizie necessarie dopo il suo passaggio ed eventuali corredi da letto, necessari se prendete ad esempio delle cabine su una nave o viaggiate nei vagoni letto dei treni.
In generale, la sensibilità verso il benessere degli animali è largamente diffusa e non sarà insolito che compagnie di viaggio o hotel vi accolgano con una welcome bag su misura per il vostro amato animale da compagnia.