Chi paga l’Imu in caso di usufrutto? Deve provvedere al pagamento l’usufruttario o il proprietario dell’immobile? Facciamo chiarezza.

Quando siamo in presenza di usufrutto sono due le parti coinvolte: il nudo proprietario a cui spetta la proprietà del bene immobiliare e l’usufruttuario a cui spetta l’utilizzo e lo sfruttamento del bene stesso. I diritti ed i doveri dell’usufruttuario e del nudo proprietario sono disciplinati dal contratto di cessione dell’usufrutto. La normativa fiscale prevede l’obbligo di versare le imposte sulla casa e le parti coinvolte non possono derogare sancendo chi deve pagare l’Imu nel caso di usufrutto. 

Usufrutto: chi paga l’Imu?

Anche se l’Imu è un’imposta di competenza dei Comuni, il presupposto dell’imposta è stabilito dalla normativa italiana. Come sancito dalla legge l’Imu è una tassa che deve essere pagata a titolo di proprietà, utilizzo e usufrutto. L’usufruttuario provvede al pagamento dell’imposta, ma alla regola sono previste determinate eccezioni. Nel caso di usufrutto è l’usufruttuario che deve provvedere al pagamento dell’Imu.

Nel caso in cui l’usufruttuario viva dell’immobile e abbia fissato la residenza, egli non sarà tenuto a versare l’Imu. La normativa vigente prevede che l’usufruttuario che abbia fissato la residenza nella casa oggetto di usufrutto non sia tenuto al pagamento dell’imposta. L’usufruttuario deve aver stabilito la propria dimora abituale e deve rispettare determinati requisiti:

  • risiedere anagraficamente nell’immobile in usufrutto,
  • dimorare abitualmente per la maggior parte dell’anno.

Nel caso in cui l’usufruttuario dovesse aver concesso l’immobile in locazione sarebbe tenuto a pagare l’imposta al Comune.

Usufrutto: cosa paga il proprietario?

Il proprietario non è tenuto al versamento dell’Imu sull’immobile per il quale abbia concesso ad un terzo l’usufrutto. Potrebbe accadere che il proprietario risieda in un altro bene immobiliare di sua proprietà. In tale caso, il nudo proprietario potrà beneficiare dell’esenzione dal versamento dell’Imu se tale casa costituisce la dimora abituale.

Quando si estingue l’usufrutto?

L’estinzione dell’usufrutto avviene con il decesso dell’usufruttuario ed il nudo proprietario riacquista la proprietà automatica della casa. L’usufruttuario dovrà versare l’Imu a meno che l’immobile non sia utilizzato come abitazione principale.

Nel caso di decesso del nudo proprietario avviene l’estinzione dell’usufrutto. La nuda proprietà passa in successione agli eredi, i quali dovranno rispettare i diritti dell’usufruttuario, che continuerà a versare l’imposta.

Usufrutto: su quali beni si può costituire?

L’usufrutto può avere ad oggetto beni immobiliari, mobiliari, titoli di credito, crediti e beni immateriali. È rilevante che si tratti di beni inconsumabili e infungibili. Nel caso in cui l’usufrutto abbia ad oggetto beni consumabili si parla di quasi usufrutto: ciò implica che questi diventano di proprietà dell’usufruttuario. Il precedente titolare avrà diritto a vedersi restituiti altrettanti beni della stessa specie o il valore corrispondente. L’usufrutto può essere costituito per legge, per testamento, per contratto e per usucapione.

Usufruttuario: quali sono i doveri ed i diritti?

L’usufruttuario vanta determinati diritti e doveri. Per quanto concerne i diritti spettanti, l’usufruttuario ha la possibilità di godere nel bene immobiliare, di fare i propri frutti naturali e civili, di ricevere un’indennità per i miglioramenti apportati alla res, di cedere il diritto a terzi e di dare in locazione il bene immobiliare.

Per quanto concerne i doveri, l’usufruttuario ha la possibilità di restituire l’immobile al termine dell’usufrutto, di utilizzare la diligenza del buon familias pater nel godimento del bene, di sostenere oneri e spese di manutenzione, di denunciare le usurpazioni della res, di concorrere con il nudo proprietario alle spese per cause inerenti al bene e di pagare i canoni, le imposte e le rendite fondiarie. Le spese di manutenzione straordinaria sono a carico del nudo proprietario.

Quando si estingue l’usufrutto?

Oltre che al decesso dell’usufruttuario, l’usufrutto si estingue per prescrizione, per totale perimento della res, per consolidazione, per rinuncia dell’usufruttuario e per abuso del diritto. In questo ultimo caso l’usufruttuario trasferisce il bene immobiliare ad altri e lo lascia deteriorare per mancanza di riparazioni ordinarie e di manutenzione.