Il mercato immobiliare in affanno: secondo il report Dati Stati Notarili, l’anno scorso il numero di compravendite e il valore dei mutui è crollato.
Il mercato real estate ha registrato segnali di declino e di sofferenza, di conseguenza, anche i mutui prima casa hanno subito un netto calo. Fanno eccezione i mutui under 36 che hanno mostrato un trend rialzista: ciò conferma che le politiche di sostegno ai giovani hanno funzionato.
Mercato immobiliare in declino: compravendite in affanno e crollo dei mutui
In Italia il mercato immobiliare ha registrato un significativo crollo nel volume delle compravendite e dei mutui. Rispetto al 2022 le compravendite immobiliari sono state pari a 1.030.507: il calo è stato pari a sette punti percentuali in un anno. Inoltre, si è registrata una riduzione delle quotazioni dei beni immobiliari. I dati sono contenuti nel Report Dati Statistici Notarili realizzato dal Consiglio nazionale del notariato. Il valore globale dei contratti di mutuo erogati ha subito un crollo pari a 26 punti percentuali.
Il prezzo degli immobili sta crescendo, ma si registrano enormi differenze a seconda delle aree geografiche. Lo scorso anno il numero di compravendite immobiliari ed il valore dei finanziamenti erogati per l’acquisto di un immobile è calato vertiginosamente rispetto al precedente anno. Il crollo dei mutui sarebbe cagionato anche dal continuo incremento dei tassi di interesse imposto dalla Banca Centrale Europea per rallentare il rally dell’inflazione. Per quanto concerne le compravendite immobiliari, alla fine dello scorso anno il crollo è stato pari a 7 punti percentuali su base annua.
Rispetto ad oltre 1,1 milioni di compravendite registrate nel corso del 2022, nell’ultimo trimestre il numero di compravendite è calato a 1.030.507. Il dato del valore globale dei mutui conferma che si è registrata una stretta creditizia accentuata. Nel corso dello scorso anno gli istituti bancari hanno concesso quasi il 30 percento di denaro in meno per poter acquistare un immobile. Ciò avrebbe avuto un effetto anche sulla quotazione media delle transazioni immobiliari, che sarebbe scesa da oltre 158mila euro nel 2022 a 154mila euro.
Calo dei mutui, in controtendenza i mutui per gli under 36
Nonostante il calo generalizzato dei mutui, l’unico trend positivo è stato registrato per i mutui sottoscritti da tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni d’età. Ciò dimostra il fatto che le politiche di sostegno fiscale per i giovani under 36 anni stanno funzionando. La Manovra di Bilancio 2024 ha riconfermato per questa platea la garanzia del mutuo prima casa Consap.
Non sono state riconfermate le altre agevolazioni, tra cui; credito d’imposta sull’Iva all’impresa di costruzione, l’esenzione imposta ipotecaria, catastale e di registro. Per i giovani under 36 con Isee inferiore ai 40.000 euro, le agevolazioni previste sono ascrivibili alle seguenti:
- garanzia Consap all’80% se il contratto di mutuo eccede l’80 percento del valore del bene immobiliare;
- garanzia Consap al 50% per i contratti di mutuo fino a 250.000 euro: si tratta di una regola generale;
- esenzione imposte ipotecarie, di registro e catastale se il preliminare di vendita è stato sottoscritto entro il 31 dicembre 2023.
Mercato immobiliare, la Lombardia è la capolista
Al vertice della lista delle compravendite immobiliari troviamo la Lombardia con quasi il 20 percento del numero complessivo di compravendite di case. Nella classifica dopo la Lombardia troviamo altre regioni del Nord Italia: Piemonte e Veneto con oltre il 9 percento del numero totale di compravendite degli immobili.
Mercato immobiliare, quali tipologie di immobili sono sofferenti?
Dall’analisi è emersa una discesa di sette punti percentuali delle compravendite nel corso del 2023. Il calo delle compravendite immobiliari riguarda soprattutto le prime case ed è pari a dieci punti percentuali per acquisti da soggetti privati e pari a oltre 22 punti percentuali per acquisti da impresa. Minore calo si è registrato per le seconde case: la riduzione è stata pari a 2,4 punti percentuali nell’acquisto da soggetti privati e pari a 2,7 punti percentuali nell’acquisto da impresa.