Come riciclare gli pneumatici usati, ottimizzando la raccolta e la gestione dei rifiuti, per favorisce il recupero delle materie prime e la sostenibilità ambientale?

Gli pneumatici sono cruciali per garantire un contatto costante tra i veicoli e il manto stradale, assicurando trazione, stabilità, confort e sicurezza.

Costruiti rispettando rigorosi standard di sicurezza, necessari per garantire prestazioni ottimali in varie condizioni di guida, nella struttura degli pneumatici sono integrati materiali con caratteristiche specifiche.

Per la produzione degli pneumatici si utilizza una vasta gamma di materiali, tra cui la gomma naturale e sintetica per il battistrada e i fianchi, l’acciaio per aumentare la resistenza alle sollecitazioni meccaniche provocate da urti e accelerazioni, fibre tessili come poliestere e nylon per migliorare la flessibilità e la leggerezza della struttura.

Inoltre, la gomma butilica permette di ottenere una struttura impermeabile all’aria.

Secondo i dati forniti da Federpneus – Associazione Nazionale Rivenditori Specializzati di Pneumatici, fondata nel 1970 e con oltre 1100 aziende associate sul territorio nazionale, nel 2022 in Italia sono stati venduti 19,7 milioni di pneumatici.

Per la produzione di nuovi pneumatici, essenziali per il traffico veicolare della mobilità pubblica, privata e la logistica stradale, i costruttori globali devono costantemente investire risorse economiche per l’acquisto delle materie prime e delle risorse energetiche.

Attraverso il riciclo degli pneumatici usati, che consente il recupero delle materie prime utilizzate nella loro produzione e una gestione eco-sostenibile dei rifiuti, è possibile aumentare la sostenibilità ambientale dell’industria della gomma e ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali.

Con la piattaforma I-Smart, sviluppata in Italia da Ecopneus, la società senza scopo di lucro che favorisce il rintracciamento, la raccolta e il recupero dei PFU – Pneumatici Fuori Uso, si può monitorare e ottimizzare la filiera del riciclo, armonizzando l’utilizzo delle risorse digitali per ridurre l’inquinamento ambientale.

Come riciclare gli pneumatici usati: I – Smart, il sistema di tracciamento per favorire la sostenibilità ambientale

Il riciclo degli pneumatici usati, oltre a favorire il recupero delle materie prime e limitare lo sfruttamento delle risorse energetiche, consente di aumentare la sostenibilità ambientale e ridurre le emissioni inquinanti dell’industria della gomma per autotrazione.

La piattaforma I – Smart, sviluppata dalla società Ecopneus e costituita dai principali produttori di pneumatici presenti sul mercato italiano come Bridgestone, Continental, Goodyear – Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli, è uno strumento digitale che consente di migliorare il tracciamento e il recupero dei PFU – Pneumatici Fuori Uso.

I gommisti e le officine autorizzate, attraverso una piattaforma digitale accessibile con device Android e iOS progettata per garantire flessibilità e semplicità d’utilizzo, possono inoltrare rapidamente la richiesta per il ritiro e lo smaltimento degli pneumatici usurati.

Nel 2023, con sessantacinquemila ottocento emissioni di raccolta ricevute da più di ventitremila gommisti associati nel territorio nazionale con Ecopneus, la piattaforma ha agevolato la raccolta e lo smaltimento di centottantasette mila pneumatici.

Con un trend altrettanto positivo, che enfatizza l’importanza e la necessità di sviluppare una filiera efficiente per il riciclo dei materiali, nei primi quattro mesi del 2024 la piattaforma I – Smart ha raccolto sedicimila nuove richieste di smaltimento.

Il riciclo degli pneumatici usati, fondamentale per il recupero delle materie prime e per la sostenibilità ambientale della filiera industriale dell’auto-motive, consente all’Italia di ridurre le emissioni inquinanti e lo sfruttamento delle risorse naturali.

Una filiera del riciclo ottimizzata: i vantaggi per l’Italia

Per l’Italia, impegnata nella transizione energetica per ridurre le emissioni inquinanti, il riciclo degli pneumatici usati consente di sviluppare un’economia circolare, per favorire il recupero delle materie prime e aumentare la sostenibilità ambientale.

I produttori di pneumatici attivi nel territorio nazionale, per soddisfare le richieste di mercato, utilizzano ogni anno elevate quantità di materie prime ottenute dallo sfruttamento delle risorse naturali.

Ottimizzando il riciclo, oltre a ridurre notevolmente l’inquinamento ambientale prodotto da questa particolare tipologia di rifiuti, è possibile ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali e coniugare l’efficienza industriale con la sostenibilità ambientale.

Sviluppando un’economia circolare in grado di gestire efficacemente la raccolta, il trattamento e la lavorazione, gli pneumatici usati possono essere valorizzati da rifiuti a nuova materia prima.