Una proposta di legge di Fratelli d’Italia per tutelare il decoro della Bandiera Italiana ed Europea, dopo quella della Lega per eliminare l’obbligo di esporre la Bandiera dell’Europa negli edifici istituzionali . Nell’ultimo periodo i tre partiti che compongono la maggioranza di Governo sembrano avere punti di vista discordanti su tutto, o, quasi.
Negli ultimi giorni, infatti, Lega e Forza Italia si erano scontrate sulle diverse posizioni rispetto al vessillo europeo e oggi nella querelle – seppur da un punto di vista diverso – si è inserito anche il partito della premier Giorgia Meloni con la presentazione alla Camera di una propria Pdl che punta a ‘punire’ chi non rispetta il decoro nell’esposizione dei vessilli nazionali ed europei.
Multe fino a 5 mila euro per chi espone “senza decoro” la bandiera italiana ed europea: la proposta di FdI
La proposta di legge di Fratelli d’Italia sulla “salvaguardia del decoro della bandiera” è stata presentata alla Camera dei Deputati qualche giorno fa a prima firma del deputato Marco Padovani, con il sostegno di una ventina di esponenti del partito di Giorgia Meloni, tra cui il presidente della Commissione Cultura di Montecitorio, Federico Mollicone.
La proposta prevede l’introduzione di una serie di sanzioni amministrative per chi espone bandiere rovinate, danneggiate, o, in una posizione non corretta all’esterno di luoghi pubblici, istituzionali o privati aperti al pubblico.
Secondo i proponenti, infatti, è necessario un deterrente affinché non accada più di vedere esposte in giro per le citta bandiere rovinate, strappate, o, posizionate in maniera sbagliata. Da qui la proposta di legge di FdI, composta di un solo articolo, che punta a imporre “l’obbligo di esporre le bandiere dell’Italia e dell’Unione europea in uno stato decoroso” individuando anche “adeguate sanzioni amministrative, parametrate al più grave reato penale di vilipendio o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato (articolo 292 del codice penale).“
Cosa prevede la proposta di legge di FdI?
Ma cosa si rischia in caso di mancato rispetto delle prescrizioni? Un multa che va da un minimo di 400 a un massimo 3.000 euro nel caso di inadempienza, con un aumento fino 5.000 euro se la violazione avviene in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.
Ma chi deve occuparsi di vigilare al decoro della bandiera? Il comma 2 della pdl prevede che venga designato un responsabile del luogo in cui è stata esposta la bandiera della Repubblica italiana che “ha l’obbligo di curarne l’esposizione in buono stato e correttamente dispiegata”.
Il problema secondo i deputati di FdI è che “il regolamento che disciplina l’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici” e le varie leggi regionali “sulle modalità di dispiegamento della bandiera italiana e di quella europea” non prevedono “sanzioni in caso di loro inosservanza”.
Il litigio tra Borghi e Tajani sull’obbligo di esporre la bandiera europea
Solo pochi giorni fa, il senatore della Lega, Claudio Borghi, aveva annunciato con un tweet la presentazione di una Pdl in cui si chiede l’abrogazione della legge che ha introdotto l’obbligo di esposizione della Bandiera dell’Unione Europea fuori e dentro gli edifici pubblici.
Nel suo tweet il senatore, candidato alle Europee, aveva anche aggiunto che “la Bandiera Italiana è una sola: il Tricolore, affiancato quando possibile dalla Bandiera della Regione”.
Una proposta che naturalmente ha fatto storcere il naso agli alleati più europeisti della coalizione, ovvero, Forza Italia del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che aveva commentato l’iniziativa dell’alleato leghista con parole molto chiare:
”Qualche ignorante, anche candidato alle elezioni europee, si prende gioco della bandiera dell’Europa… Quella bandiera indica chiaramente quali sono le nostre radici. Per questo va rispettata”.
A stretto giro era arrivata la replica di Borghi:
“Per me può anche tenerla come coperta, la libertà è sacra. Non voglio essere l’unico Paese con l’obbligo di esporla a fianco della bandiera nazionale”.