Guglielmo Marconi, nativo di Bologna nel 1874 e scomparso a Roma nel 1937, fu un eminente mentore della scienza, riconosciuto per aver concepito e implementato i primordiali mezzi di comunicazione senza fili e l’innovativa tecnologia radiofonica. La sua vasta competenza abbracciava anche l’ambito della fisica, oltre a distinguersi come imprenditore e figura politica italiana.
Guglielmo Marconi e il Fascismo
Con l’avvento del fascismo, Marconi si distinse ulteriormente, ricoprendo ruoli di spicco nell’ambito politico e culturale, continuando nel contempo le sue indagini fino alla fine dei suoi giorni nel 1937. Il suo carisma lo rese un’icona pubblica, culminando con la nomina a senatore nel 1914 e il suo servizio volontario durante la Prima Guerra Mondiale, schierandosi nelle file della marina.
Tra le due guerre, si schierò a favore del regime fascista, accumulando numerosi riconoscimenti, tra cui la direzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Accademia d’Italia. Nel 1931, ebbe l’onore di inaugurare la prima stazione radio del Vaticano su incarico del Papa Pio XI.
Marconi continuò ad avanzare nelle sue ricerche, impegnandosi in esperimenti volti alla creazione di un apparato in grado di rilevare oggetti metallici a distanza, anticipando il concetto di radar, sebbene non giunse mai a svilupparlo appieno.
Secondo voci giornalistiche che circolavano tra il 1935 e il 1937, Guglielmo Marconi, con il sostegno finanziario di Benito Mussolini, avrebbe sviluppato un’arma segreta che sfruttava un enigmatico raggio, capace di immobilizzare e annientare a distanza qualsiasi veicolo motorizzato. L’unica testimonianza tangibile di questa presunta invenzione proviene da Rachele Mussolini, consorte del Duce, la quale, nel suo libro “Mussolini Privato”, narra di aver assistito a un’esperimento condotto verso la fine di giugno 1936 lungo la strada Roma-Ostia. Verso le 15:00, tutte le automobili in transito si fermarono simultaneamente, senza apparente spiegazione, per poi, come per incanto, riprendere a funzionare dopo circa mezz’ora.