A mezzogiorno del dodici dicembre 1901, presso la stazione di San Giovanni, sull’isolotto canadese di Terranova, dove mediante l’ausilio di un aquilone è stato eretto un’antenna alta 180 metri, Guglielmo Marconi riceve i tre segnali della lettera “S” trasmessi dalla stazione radio di Poldhu in Cornovaglia.
Storia del primo messaggio radio
Si tratta del primo trasferimento telegrafico attraverso l’Atlantico. Il segnale ha viaggiato con successo per una distanza di circa 3.000 chilometri. Il “New York Times” descrive l’esperimento come il più notevole progresso scientifico del tempo.
Il percorso che ha condotto alla creazione della radio, iniziato nel 1895 da Marconi, con le prime prove presso la sua dimora paterna a Pontecchio, può essere considerato concluso.
Il sedici dicembre del 1902 segnerà il completamento della prima comunicazione transatlantica bilaterale, tra la stazione di Glace Bay, nel territorio canadese della Nova Scotia, e quella inglese di Poldhu.
La fama del giovane inventore bolognese sarà tale che il disegnatore A. Majani (noto come Nasica), dopo il crollo del campanile di San Marco a Venezia (14 luglio 1902), proporrà ironicamente la sua sostituzione con quello di “San Marconi”, in pratica una gigantesca antenna telegrafica.
Il sedici ottobre 1907, dopo ulteriori perfezionamenti dei dispositivi, verrà inaugurato il primo servizio pubblico di radio-telegrafia tra Europa e America.
Da questo momento in poi, varie società finanziarie inglesi e americane si contenderanno, con manovre al limite della legalità, i diritti per lo sfruttamento dell’invenzione di Marconi, il quale dimostrerà di essere non solo un valente scienziato, ma anche un abile uomo d’affari.