Elezioni Europee 2024, chi la dura la vince. E il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, al primo confronto in tv per le elezioni dell’8 e del 9 giugno, ha superato brillantemente la prova.

Sempre preciso e puntuale negli interventi e nelle repliche, rispettando i tempi e dicendo tutto quello che doveva dire, dal motivo per cui c’è la guerra e come si dovrà fare da qui in avanti, all’innovazione, allo sviluppo industriale, all’indipendenza energetica che crea ricchezza, dalle grandi risorse che ci sono in Italia fino al lavoro di cittadinanza.

Elezioni Europee 2024, Bandecchi al primo confronto in tv: “Vogliamo portare ordine in Europa”

All’interno dello studio ci sono quattro candidati alle prossime elezioni europee, con Stefano Bandecchi di Alternativa Popolare, ci sono Chiara Fazio di Forza Italia-Noi Moderati, Maurizio Acerbo di Pace, Terra e Dignità e Marietta Tidei di Stati Uniti d’Europa. “Portare più eurodeputati possibili al Partito Popolare Europeo, con cui condividiamo ogni cosa dal punto di vista del programma“, la premessa di Chiara Fazio di Noi Moderati (che nel PPE non ci sono ndr), poi è la volta di Maurizio Acerbo che parla della possibilità “di lavorare per la pace e cercare di raggiungerla a tutti i costi, ma senza inviare armi“. Anche Marietta Tidei di Stati Uniti d’Europa spiega: “Avere più Europa all’interno dell’Italia e cercare di essere più decidenti all’interno della stessa Europa“.

La premessa di partenza di Stefano Bandecchi di Alternativa Popolare: “Noi andiamo a fare i segretari, andiamo a coordinare i 76 eurodeputati italiani, anche perché nei 24 anni che sono stati presenti in Europa e non hanno partecipato ala vita del governo europeo, dicono che tutti i problemi arrivano da un’Europa che non ha funzionato, ecco noi ci presenteremo tentando di coordinare il lavoro, provando a mettere un po’ di ordine portare e soprattutto provare a poratre finalmente la voglia di lavorare in Europa“, il pensiero di Stefano Bandecchi in apertura di confronto.

Si passa alla guerra, con Maurizio Acerbo che punta il dito, dicendo che “Abbiamo avuto persone come Berlinguer, Pertini che hanno lottato per liberare l’Italia. Mi fa piacere che tutti parlano di pace, ma poi lavorano per la guerra, basta vedere quello che sta succedendo in Ucraina e nel Medio Oriente dove non facciamo altro che mandare armi“.

Replica stizzito ma con pacatezza il segretario nazionale Stefano Bandecchi: “Ho sentito parlare di Pertini e Berlinguer che ammazzavano i fascisti, io dico solo che i russi sono entrati in un territorio che non era il suo, ed è una cosa semplice, la Russia deve tornare a casa, le persone aggressive devono essere fermate immediatamente