In casa, a Imola, i tifosi della Ferrari speravano di poter vedere una bella vittoria della Rossa, ma tra le aspettative e la realtà, si devono sempre fare i conti con un super Max Verstappen. Il campione del mondo continua a confermare tutta la sua forza e vince ancora, nonostante le difficoltà. Leclerc, che era partito bene nelle libere di venerdì scorso, si deve accontentare di un terzo posto, alle spalle di Norris, ma il pilota monegasco inizia a vedere il bicchiere mezzo pieno. Per commentare i risultati di questo weekend di Formula 1, nel GP di Imola, Giancarlo Minardi, imprenditore e fondatore del Team Minardi, è intrvenuto in esclusiva a Tag24.
Formula 1, GP di Imola: Minardi a Tag24
Max Verstappen soffre, rallenta e rischia, ma alla fine si prende anche Imola. Il campione del mondo, nonostante le difficoltà, dimostra di essere ancora l’uomo da battere, anche se la sensazione è che il gap con il resto delle monoposto si sia ridotto. Occhi puntati anche su un super Norris, che dopo aver vinto il suo primo GP a Miami, ora non si vuole fermare e taglia il traguardo a meno di un secondo dalla Red Bull. Peccato per le due Ferrari che in casa potevano fare qualcosa di più, anche se alla fine Leclerc arriva terzo e si prende la 2^ posizione nel Mondiale. Qualche secondo di ritardo per Sainz, che chiude in quinta posizione. Il prossimo appuntamento sarà a Montecarlo. Per commentare i risultati di questo weekend di Formula 1, nel GP di Imola, Giancarlo Minardi, imprenditore e fondatore del Team Minardi, è intrvenuto in esclusiva a Tag24.
Le Ferrari a Imola si posizionano al terzo e quinto posto, si aspettava qualcosa in più?
“Direi che siamo andati in linea con quello che è stato lo sviluppo, anche dei giorni precedenti e con quello che stanno dimostrando gli altri. C’è una macchina da battere, ma credo che il risultato di ieri sia da guardare anche in prospettiva futura. La realtà è quella che abbiamo visto ieri sul podio”.
Quindi la realtà è che Verstappen resta ancora di un livello diverso?
“La McLaren, che aveva fatto un grande step nello scorso Gran Premio, ha continuato su quella scia positiva e ha fatto benissimo anche ieri. La Ferrari ha portato un pacchetto completamente nuovo a Imola e come in tutte le cose, ci vuole un po’ di tempo per poter metabolizzare le modifiche. Un conto sono le cose che si vedono indoor e con un simulatore, un altro è quello che avviene in pista. Forse sono stati un po’ sottotono durante le qualifiche e il fatto di essere partiti in seconda fila li ha leggermente penalizzati. Resta il fatto che il Norris visto ieri sia difficilmente superabile in questo momento. Abbiamo visto un arrivo praticamente in volata”.
Lei ha avuto la sensazione che se ci fosse stato qualche giro in più, Norris avrebbe potuto superare verstappen?
“Norris è arrivato a 7 decimi da Verstappen e la Ferrari a 7 secondi. È chiaro che c’è un compattamento verso l’alto e questo porta anche Max a dover rischiare di più. In questo GP ha vinto, ma ha avuto grosse difficoltà, soprattutto in una parte specifica del circuito che è il T2. Ha avuto problemi con le gomme, e anche con il ricarico della batteria. Norris era attaccato e probabilmente se ci fossero stati altri giri avrebbe potuto superarlo. Pur in difficoltà, però, Verstappen ha dimostrato che ha un passo diverso dagli avversari”.
Che cosa si aspetta da questa stagione della Ferrari? Il gap si è ridotto?
“Certamente sì, perché lo hanno dimostrato le gare. Ha vinto Sainz, anche se in quel caso Verstappen non c’era e a Miami ha vinto Norris. Tra la Ferrari e Max ora c’è una differenza minore rispetto al passato e questo è un significativo vantaggio di sviluppo della vettura. Verstappen però parte da un livello più alto. Se andiamo ad analizzare il GP di Imola, Perez arriva a 54 secondi. Praticamente, rispetto al passato, adesso basta poco per poter cambiare l’ordine d’arrivo. Da dietro si spinge verso la pole e verso il primo posto in classifica, anche se la Red Bull resta la macchina da battere”.
E il prossimo appuntamento sarà a Montecarlo…
“Esatto, adesso andiamo a Montecarlo, in un circuito particolare, e vediamo cosa succede. Le qualifiche saranno determinanti. È molto bello il fatto che in pochi decimi ci siano tante macchine. Quel che è certo è che il lavoro fatto dalla Ferrari, rispetto al pacchetto 20-23, è molto positivo. Purtroppo però davanti c’è un avversario che continuerà a sviluppare la sua vettura e non è facile da raggiungere”.
Per Leclerc deve essere l’anno della consacrazione?
“Leclerc ormai non deve consacrare niente, ma deve sperare che la Ferrari gli metta tra le mani una macchina competitiva. Anche ieri ha fatto una gara ineccepibile e senza errori. Questo vuol dire che se gli danno un autovincente lui può lottare con armi pari con chi sta vincendo il mondiale per la terza volta”.