Maria Cristina Bezzi-Scali fu la seconda moglie di Guglielmo Marconi, madre della figlia Elettra. Nacque a Roma il 2 aprile 1900 e morì il 15 luglio 1994.
Chi è Maria Cristina Bezzi-Scali?
Dopo il divorzio e il successivo annullamento del matrimonio con Beatrice O’Brien, Guglielmo Marconi fu libero di risposarsi.
Nel 1925, nonostante la fama e i successi raggiunti, Guglielmo Marconi era un uomo oltre i cinquant’anni, solo e con un matrimonio fallito alle spalle. L’incontro con la Marchesa Maria Cristina Bezzi-Scali, appartenente alla “nobiltà nera” fedele al papa dopo la presa di Roma del 1870, fu una vera benedizione. Questo incontro avvenne nella villa dei Marchesi Sacchetti, una famiglia nobile romana.
Ogni estate, Guglielmo ormeggiava il suo panfilo Elettra davanti a Viareggio, dove anche Maria Cristina trascorreva le vacanze. Una sera, Marconi organizzò una festa sulla sua nave e Maria Cristina, splendida con i suoi capelli biondi, occhi azzurri e un abito rosso, vi partecipò. Marconi se ne innamorò a prima vista, un colpo di fulmine reciproco che culminò nel matrimonio civile il 12 giugno 1927 in Campidoglio, seguito dalla cerimonia religiosa tre giorni dopo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma.
Dopo la cerimonia religiosa, la coppia partì in auto per Rieti, dove il principe Potenziani, governatore di Roma, mise a loro disposizione la sua villa di San Mauro. Successivamente, salparono da Genova sul piroscafo Biancamano verso New York. Tuttavia, durante il viaggio di ritorno, Marconi iniziò a soffrire di dolori al petto, sintomi di un grave caso di angina pectoris. Dopo un periodo di cure, si stabilirono a Palazzo Borgognoni in Piazza di Spagna.
In un’intervista del 1994 con Il Resto del Carlino, Maria Cristina ricordò i primi momenti con Marconi: “Mi raccontava del passato, delle sue emozioni, del futuro e delle sue speranze.” Diversa dalla sua prima moglie Beatrice, Maria Cristina non aveva paura del mare e accettò l’Elettra come “casa”. Nel 1930, durante una tempesta, diede alla luce la loro figlia Elettra nella villa del principe Odescalchi a Civitavecchia. La bambina fu battezzata il 30 giugno 1930 dal cardinale Pacelli, futuro Papa Pio XII.
Nel 1933, la coppia fece il giro del mondo: dalle cascate del Niagara a Washington, ospiti alla Casa Bianca del presidente Roosevelt, fino a Hollywood, dove incontrarono Charlie Chaplin. Maria Cristina ricevette un’offerta per un film, che Marconi, gelosissimo, rifiutò. Da San Francisco, si imbarcarono per il Giappone, tornando poi a Roma, nel palazzo dei Bezzi Scali in via dei Condotti.
La malattia di Marconi
Quello fu l’ultimo viaggio spensierato. Tornato in Italia, Marconi iniziò a soffrire di frequenti crisi cardiache. Nel 1936, i medici gli vietarono di compiere lunghi viaggi. Nell’estate del 1937, decise di andare a Viareggio con l’Elettra, mentre la figlia era già lì con la nonna. Il 19 luglio, accompagnò Maria Cristina alla stazione di Roma per prendere il treno per Viareggio, promettendole che l’avrebbe raggiunta il giorno dopo. Tuttavia, quel pomeriggio, Marconi fu colpito da un infarto e morì.
Le parole di Maria Cristina, molti anni dopo, ricordano quel tragico giorno con grande lucidità: “Mi convinse a partire da sola, era la prima volta che viaggiavo da sola. Mi baciò e mi disse – Ci vedremo domani, io arrivo domani –. Ma quando arrivai a Roma il mattino dopo, capii che non avrei più rivisto mio marito”. I funerali furono solenni, con delegazioni da tutto il mondo. L’Impero Britannico impose un silenzio radio in tutti i suoi territori. Maria Cristina trascorse il resto della sua vita nel ricordo del marito: “Quando parlo di mio marito, sento ancora gli occhi riempirsi di lacrime. Non ho mai voluto risposarmi: avevo 37 anni quando Guglielmo morì. Ho scelto di stargli vicina spiritualmente, come eravamo stati vicini nei dieci anni più felici della mia vita.”