Il Milan perde contro il Torino e la brutta prestaizone vista venerdì sera aumenta la delusione dei tifosi rossoneri. In realtà i milanisti ce l’hanno più con la società, come già specificato più volte, che non con il tecnico. Nonostante questo, però, il primo a farne le spese sarà proprio Stefano Pioli che alla fine della stagione potrebbe lasciare il club. La dirigenza rossonera è infatti già al lavoro per individuare il prossimo tecnico da ingaggiare. I nomi sul tavolo sono tanti e comprendono profili italiani, ma anche stranieri. Per commentare il finale di stagione del Milan, la contestazione e la scelta del nuovo allenatore, Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo rossonero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan, finale di stagione e nuovo allenatore: Mirabelli a Tag24

Manca sempre meno alla fine della stagione, una sola gara per l’esattezza, e il Milan non sta rispettando le aspettative dei suoi tifosi. Il club rossonero chiuderà l’anno al secondo posto, ma i milanisti chiedevano a questo club qualcosa di più. La contestazione era già iniziata da qualche settimana e la brutta prestazione, con annessa sconfitta, contro il Torino, non ha fatto altro che alimentare le polemiche. L’obiettivo Champions però è già stato raggiunto da tempo e ora la società si è già messa a lavoro per la prossima stagione. Il ciclo di Pioli pare volgere rapidamente al termine e servirà individuare, nel minor tempo possibile, il nuovo mister. I casting sono già iniziato e subito dopo ci vorrà un mercato importante. Per commentare il finale di stagione del Milan e la scelta del nuovo allenatore, Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo rossonero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La stagione del Milan si concluderà con i tifosi in contestazione. Cosa ne pensa della prestazione vista contro il Torino?

“Credo che sia una cosa normale e prevedibile, perché il Milan ha già raggiunto il suo obiettivo, chiuderà la stagione al secondo posto ed evidentemente gli stimoli della squadra avversaria, in questo caso del Torino, erano diversi. Secondo me ci può stare, non mi ha sorpreso questa sconfitta”.

È un Milan che si è già messo al lavoro per la prossima stagione e il club è alla ricerca del nuovo allenatore. Cosa pensa di Pioli e del futuro rossonero?

“La cosa che più mi stupisce è che venga messo in discussione Stefano Pioli. A mio avviso si tratta di un allenatore che ha fatto un grandissimo lavoro al Milan e non so chi potrà arrivare al suo posto. Quel che è certo è che chiunque dovesse essere, avrà un gran da fare. Dovrà essere molto bravo a ripetere quanto fatto in questi anni dal mister e ripetersi non è mai semplice. Ribadisco che io credo che Pioli abbia fatto un gran lavoro”.

Anche perché mi domando se Milan era tanto più forte del secondo posto conquistato?

“Secondo me no, anzi, Stefano Pioli si è messo alle spalle squadre più forti. Magari in qualche gara poteva fare qualcosa di più, ma alla fine si devono fare i conti con il materiale a propria disposizione. L’Inter è stata una squadra straordinaria, che ha fatto un campionato a sé, ma ci sono altre squadre che sulla carta potevano essere più forti dei rossoneri. Non possiamo poi dimenticarci che il Milan quest’anno ha subito tantissime infortuni e che questi non sono riconducibili alle responsabilità del tecnico. Ci sono state svariate partite in cui il mister ha dovuto giocare con l’handicap e in grossa emergenza. Non era facile arrivare secondi e penso che abbia fatto un grandissimo campionato”.

Un’estate che sarà condizionata anche dalla scelta del nuovo attaccante. Sarà intorno a Leao che verrà costruito il nuovo Milan?

“Certamente, se si vuole un Milan competitivo, bisognerà ripartire dalle certezze e una di queste può essere Leao. L’altra deve essere un mercato importante. Se si vuole migliorare il secondo posto, ed evidentemente questo è l’obiettivo, visto che si è deciso di cambiare allenatore, si deve investire molto. Questo è un club importante e blasonato, che deve essere competitivo non solo a livello nazionale, ma anche in Europa. Ci vuole un mercato di livello, con investimenti seri”.

Si fanno tanti nomi per il dopo Pioli, c’è un profilo che le piace particolarmente? Si fanno tanti nomi stranieri, ma che ne pensa di De Zerbi?

“Di sicuro gli allenatori italiani hanno solo da insegnare a tutti gli altri e non prenderei mai uno straniero per il Milan. De Zerbi per me è un grande allenatore e dico magari arrivasse ad allenare i rossoneri. Non credo che abbiamo bisogno di allenatori stranieri e lo dico con tutto il rispetto. In Italia abbiamo dei maestri, dei grandi allenatori, i migliroi e non c’è bisogno di guardare all’estero. De Zerbi potrebbe dare anche la continuità rispetto al lavoro iniziato da Pioli. Credo che si dovrebbe andare a prendere un allenatore straniero solo qualora non ci fosse nessuno degli italiani libero, ma non mi sembra questo il caso. Non mi permetto di fare nomi, ma rispondo alla sua domanda. Non posso altro che dire bene di De Zerbi e credo che sia un allenatore molto importante”.