Nuovi sondaggi politici condotti da Euromedia Research, Yoodata e BiDiMedia con dati aggiornati al 17 e 18 maggio, ci rivelano le intenzioni di voto raccolte negli ultimi giorni, quando ormai manca poco al silenzio pre-elettorale e alla chiamata alle urne. Andiamo a vedere cosa dicono gli ultimi sondaggi in vista delle elezioni europee e qual è stato l’impatto del caso Toti-Liguria e la fiducia nei ministri.

Sondaggi Euromedia Research 17 maggio: intenzioni di voto europee 2024

Il sondaggio condotto da Euromedia Research per la trasmissione “Porta a Porta” della Rai, realizzato il 15 maggio 2024, offre uno spaccato dettagliato dell’opinione pubblica italiana riguardo le imminenti elezioni europee di giugno 2024 e le ripercussioni del caso Toti-Liguria. Questo studio si basa su interviste telefoniche a un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con un margine di errore del 3,5%.

Secondo i dati raccolti, se le elezioni europee si tenessero oggi, le intenzioni di voto sarebbero le seguenti:

  • Fratelli d’Italia: 27%;
  • Partito Democratico: 20,3%;
  • Movimento 5 Stelle: 16,7%;
  • Lega: 9,2%;
  • Forza Italia: 8,5%;
  • Stati Uniti d’Europa: 4,5%;
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 4,2%;
  • Azione: 4%;
  • Pace Terra Dignità: 2,7%;
  • Libertà: 2%;
  • Altri: 0,9%;
  • Indecisi – Astenuti: 40,1%.

Sondaggi Euromedia Research 17 maggio 2024: l’impatto del caso Toti-Liguria sulle elezioni

Il caso che ha portato all’arresto del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sembra avere ripercussioni significative sull’opinione pubblica. Alla domanda se le indagini in corso influenzeranno le elezioni europee:

  • Sì, vi saranno stravolgimenti nei risultati: 11,2%;
  • Sì, vi sarà un aumento significativo dell’astensione: 28,3%;
  • No, la vicenda non avrà alcun impatto: 42,6%;
  • Non sa / non risponde: 17,9%.

Il sondaggio ha inoltre chiesto agli intervistati se fosse stata una buona decisione arrestare Giovanni Toti a meno di un mese dalle elezioni. Queste sono state le risposte:

  • Condivido la scelta dell’arresto immediato: 54,9%;
  • Avrebbe dovuto aspettare dopo le elezioni: 29,4%;
  • Non sa / non risponde: 15,7%.

Per quanto riguarda l’effetto del caso Liguria sulle intenzioni di voto, il campione intervistato da Euromedia ha dato una risposta inequivocabile ed emblematica nel sottolineare il tempo in cui viviamo e l’indifferenza dell’opinione pubblica nei confronti degli scandali giudiziari.

  • Sì, probabilmente cambierò partito: 0,5%;
  • Sì, sono indeciso, probabilmente non andrò a votare: 4,0%;
  • No, la vicenda non ha influito: 82,9%;
  • Non sa / non risponde: 12,6%.

La percezione della corruzione e il finanziamento pubblico ai partiti

Non è un caso che la maggior parte degli intervistati che hanno espresso le loro opinioni sull’andamento della corruzione politica negli ultimi dieci anni ha affermato che questa è rimasta invariata, sottolineando una sorta di normalità perversa:

  • Aumentata: 29,4%;
  • Diminuita: 3,4%;
  • Rimasta invariata, sempre molto diffusa: 58,1%;
  • Rimasta invariata, sempre poco diffusa: 2,4%;
  • Non sa / non risponde: 6,7%.

Attori Principali della Corruzione

Per quanto riguarda chi siano i principali attori della corruzione in Italia oggi, la maggioranza delle risposte guarda infatti prevalentemente alla politica (quasi il doppio rispetto a chi ha risposto guardando al mondo degli affari):

  • Politici: 51,5%;
  • Imprenditori: 26,0%;
  • Non sa / non risponde: 22,5%.

Sul tema del finanziamento pubblico ai partiti, le opinioni sono state:

  • Favorevole: 23,1%;
  • Contrario: 59,0%;
  • Non sa / non risponde: 17,9%.

Il sondaggio ha poi rilevato quanto sia urgente per gli italiani normare l’attività di lobbying:

  • Molto necessario: 31,7%;
  • Abbastanza necessario: 37,5%;
  • Poco necessario: 9,1%;
  • Per nulla necessario: 3,8%;
  • Non sa / non risponde: 17,9%.

Infine, si è indagato sull’impatto del caso Toti-Liguria sulla realizzazione di opere pubbliche come la nuova Diga foranea e i collegamenti infrastrutturali con il Nord Europa:

  • Sì: 47,1%;
  • No: 25,9%;
  • Non sa / non risponde: 27,0%.

Sondaggi Yoodata 17 maggio 2024: la fiducia nei ministri

L’ultimo sondaggio Yoodata aggiornato al 17 maggio ha chiesto al campione a quanto ammonta la loro fiducia nei confronti di 15 ministri con portafoglio del governo Meloni. Di seguito le percentuali di chi hanno dato una risposta positiva.

MINISTRO% MOLTA FIDUCIA + ABBASTANZA FIDUCIA
Tajani48%
Crosetto46%
Giorgetti45%
Nordio41%
Piantedosi37%
Urso33%
Valditara33%
Salvini33%
Bernini31%
Sangiuliano30%

Sondaggi BiDiMedia 18 maggio: preferenze di voto e focus Azione

Chiudiamo questa panoramica con un ultimo sondaggio realizzato da BiDiMedia per Azione e diffuso il 18 maggio.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, non siamo molto lontani dai dati riportati dal sondaggio Euromedia. La tabella:

  • Fratelli d’Italia: 27,5%;
  • Partito Democratico: 21%;
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%;
  • Lega: 8,7%;
  • Forza Italia: 8%;
  • Stati Uniti d’Europa: 4,7%;
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 4,2%;
  • Azione: 4,2%;
  • Libertà: 2,2%;
  • Pace Terra Dignità: 2%;
  • Altra lista: 2,1%;
  • Bianche – Nulle: 1,7%;
  • Affluenza: 52-56%;
  • Indecisi: 23%.

L’ultima domanda riguarda Azione: rivolta agli elettori che hanno espresso la propria preferenza per il partito di Calenda, il 43% lo premia perché è un progetto politico di medio lungo periodo, mentre il 32% apprezza la qualità dei candidati. Più distaccato, un 18% lo voterà per altre ragioni e l’8% apporrà il voto su Azione per la presenza di Carlo Calenda.