Oggi 20 maggio 2024 si festeggia la Giornata mondiale delle api, una ricorrenza dedicata a questo importante insetto e a tutte le altre specie impollinatrici. 

Questa giornata cerca di sensibilizzare tutta la popolazione circa il loro ruolo fondamentale nell’ecosistema e su come le attività inquinanti dell’uomo ne minaccino la sopravvivenza. Le ultime stime fornire dalle Nazioni Unite indicano in forte aumento il numero di esemplari sull’orlo dell’estinzione.

Eppure dovremmo essere maggiormente attenti a salvaguardare la loro esistenza.

Api e altri impollinatori sono infatti  essenziali per la riproduzione delle piante, comprese le colture agricole, e offrono un contributo molto importante per la sostenibilità ambientale.

20 maggio 2024 Giornata mondiale delle api: quando è stata istituita e perché

La decisione di omaggiare l’importanza delle api con una giornata internazionale è piuttosto recente. 

Era infatti il 18 ottobre 2017 quando le Nazioni Unite votarono per assegnare una celebrazione ufficiale per questa specie animale. Si decise di istituire la ricorrenza ogni 20 maggio.

Non una data casuale. Venne infatti fatta coincidere con la data di nascita dello sloveno Anton Janša, allevatore e pioniere nel campo dell’agricoltura vissuto nel 1700. Fu lui infatti ad attuare alcune delle tecniche moderne nell’allevamento di questa specie animale.

La Slovenia si fece poi promotrice dell’iniziativa di omaggiare le api e da subito evidenziò gli importanti benefici del loro operato nel mondo naturale.

L’istituzione della giornata mondiale delle api nacque con obiettivi ben precisi. In primo luogo si tratta di un’iniziativa volta a stimolare l’intera umanità circa la necessità di proteggere questa specie dai tanti pericoli causati dalle attività industriali.

La nostra sopravvivenza è legata in maniera indissolubile a quella di api ed altri impollinatori. Pertanto la giornata del 20 maggio ci deve spingere ad un comportamento sempre più virtuoso nei confronti di queste specie. Proteggere la loro sopravvivenza significa tutelare le possibilità di ottenere migliori raccolti alimentari e cercare di rallentare così la fame nei paesi sottosviluppati. 

In ultimo, questa celebrazione invita a  difendere la biodiversità, rallentando l’impoverimento degli ecosistemi. Le api infatti sono un alleato fondamentale per raggiungere un livello efficiente di sviluppo sostenibile.

Il tema di quest’anno 

Le celebrazioni del 2024 saranno incentrate soprattutto sulle nuove generazioni. Insegnare il rispetto per questa specie ai più giovani è il primo passo per la salvaguardia ambientale.

Tutti gli eventi di quest’anno dunque seguiranno lo slogan “Bee engaged with Youth”, un gioco di parole che cerca di trasmettere l’educazione ambientale alle nuove leve.

Verranno dunque organizzati incontri di approfondimento e laboratori che mirano a coinvolgere io più possibile i ragazzi. Se la nuova generazione sarà più consapevole dei rischi che le specie impollinatrici corrono, un domani avranno un impatto ambientale più responsabile.

Un modo per tutelare la sopravvivenza delle api e al contempo sfruttare il loro operato per l’agricoltura potrebbe essere quello di sostenere tecniche che limitino al massimo l’utilizzo di pesticidi o altre sostanze chimiche nocive alla natura.

La Giornata mondiale delle api può quindi diventare uno spunto essenziale per la diffusione di metodologie di coltivazione più pulite ottenuta esclusivamente dall’impollinazione biologica. 

Perché un gran numero di api rischia l’estinzione?

L’Unione Europea conta circa 600mila che complessivamente curano e gestiscono 17 milioni di alveari. Solo in Italia il numero dei professionisti di settore è di oltre 65 mila e la produzione di miele arriva a circa 25 mila tonnellate ogni anno.

Negli ultimi decenni però si registrato un allarmante fenomeno, quello dello  spopolamento degli alveari o moria delle api. D’altro canto le Nazioni Unite hanno ammonito che un numero sempre più elevato di impollinatori in tutto il mondo è sull’orlo dell’estinzione. 

Le cause possono essere molteplici e in gran parte sono diretta conseguenza dell’operato dell’uomo.

Tra esse troviamo il degrado dell’ambiente, la trasformazione di zone verdeggianti, l’utilizzo intensivo di pesticidi chimici, malattie provocate da virus ed infine i cambiamenti climatici.