Il termine “risparmio” è diventato una vera e propria fissazione per gli italiani. Attualmente, solo l’8% delle entrate degli italiani viene destinato al risparmio.

Non tutte le famiglie italiane riescono a mettere da parte del denaro: solo il 37% dei nuclei familiari riesce a risparmiare qualcosa, e tra questi solo il 35% investe.

È noto che gli italiani non sono tradizionalmente un popolo di investitori, anche se di recente questa tendenza sembra essere cambiata grazie ai nuovi BTP Valore.

Molti preferiscono lasciare i propri risparmi sui conti correnti, mentre altri optano per soluzioni a rendimento sicuro e a basso rischio, come i Titoli di Stato, i libretti remunerati e soprattutto i buoni fruttiferi postali.

Buoni Fruttiferi Postali, quanto rendono?

Negli ultimi tempi, Poste Italiane ha introdotto nuove soluzioni di investimento con tassi davvero competitivi, passando rapidamente dallo 0,5% al 3,5%.

Tra le opzioni più remunerative ci sono soprattutto i buoni a lungo termine, con durate tra i 10 e i 15 anni. Ma quanto rendono queste soluzioni? Scopriamolo insieme. Tra le soluzioni di risparmio preferite dagli italiani ci sono soprattutto i Buoni Fruttiferi Postali emessi da Poste Italiane.

Questi buoni, nati nel lontano 1984, sono stati subito apprezzati dai piccoli risparmiatori. Oggi, tornano ad essere competitivi grazie a un incremento dei tassi di rendimento, particolarmente attraenti per le soluzioni a lungo termine.

La semplicità di utilizzo e la possibilità di ottenere a scadenza il rimborso del capitale comprensivo degli interessi hanno contribuito all’aumento delle sottoscrizioni di questi strumenti.

Inoltre, l’assenza di costi di sottoscrizione e di rimborso è un ulteriore vantaggio.

Attualmente, Poste Italiane ha lanciato una serie di Buoni Fruttiferi, tra i più remunerativi quelli a lungo termine.

Particolarmente interessante è il buono indicizzato all’inflazione italiana, che ha una durata decennale e mira a proteggere il capitale dalla perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione.

Questo buono offre un rendimento fisso crescente che, come l’importo iniziale, verrà rivalutato in base all’andamento dell’inflazione italiana. Alla scadenza, il rendimento annuo lordo offerto dal titolo è dello 0,60%.

Quanto guadagno se investo 35.000 euro?

Un altro buono da tenere in considerazione per i suoi rendimenti è il Buono 3×4. Questo buono offre un rendimento suddiviso in periodi triennali, per un totale di 12 anni, con interessi fissi e crescenti nel tempo.

Gli interessi non maturano immediatamente, ma vengono riconosciuti dopo 3, 6 e 9 anni. Il rendimento è fisso e viene calcolato ogni 3 anni a partire dalla data di sottoscrizione, con tassi di interesse che variano a seconda delle scadenze.

Alla scadenza, il rendimento annuo lordo è del 2,75%, ma è possibile richiedere il rimborso anticipato. Ma quanto rende concretamente?

Supponendo un investimento di 35.000 euro, alla scadenza dei 12 anni, il valore di rimborso sarà di 6.508,88 euro con interessi totali di 1.724,44 euro.

Dopo tre anni dalla sottoscrizione, il valore di rimborso sarà di 36.162,85 euro; dopo 6 anni, sarà pari a 38.359,63 euro; e dopo 9 anni, raggiungerà i 40.974,71 euro.

Nel panorama dei buoni a lungo termine, c’è anche il buono per minori, sottoscrivibile fino ai 16 anni e mezzo del minore.

I tassi di questo buono sono fissi e crescenti, e il valore di rimborso varia in base al periodo di possesso del titolo.

Il buono fruttifero per minori è fruttifero fino ai 18 anni del beneficiario, con un rendimento annuo lordo che può arrivare fino al 6,00%.

Tra le soluzioni a lungo termine, è degno di nota anche il Buono Fruttifero Ordinario, con una durata di 20 anni e rendimenti fissi e crescenti nel tempo, partendo dallo 0,50% del primo anno fino a raggiungere il 2,75% al ventesimo anno.

Ma quanto rende questo buono? Simulando un investimento di 35.000 euro, alla fine dei 20 anni, il valore di rimborso netto sarà di 57.091,23 euro.