Un attacco frontale con l’obiettivo di smascherare la facciata moderata di Fratelli d’Italia e denunciare la deriva verso l’estrema destra verso cui si dirige il Paese. Matteo Renzi, dalle pagine del quotidiano Repubblica, attacca la presidente del Consiglio Meloni in vista delle Elezioni europee 2024, contestando il suo allineamento all’estrema destra di Vox e di Marine Le Pen.

Europee 2024, Renzi contro Meloni allineata all’estrema destra europea: “Nazionalismi da cortile”

Che la campagna elettorale per le Elezioni europee 2024 stia entrando nel vivo si capisce dai toni che i vari leader di partito utilizzano nei confronti dei loro avversari politici. Attacchi sempre più intensi e coloriti, per riuscire a far breccia nell’elettorato più indeciso.

Matteo Renzi approfitta, dunque, dell’intervento in collegamento video di ieri di Giorgia Meloni alla kermesse di Vox – il partito di estrema destra spagnolo – a Madrid, per attaccare la presidente del Consiglio. Il leader di Italia viva accusa la Meloni di spingere l’Italia “dalla parte sbagliata” in Europa, rispetto agli interessi stessi del Paese.

“Quando il capo di un governo del G7 si allinea alle destre estreme di Abascal e di Le Pen, non sta guidando l’Europa, sta lavorando contro l’Europa che i suoi alleati vogliono distruggere“.

“La premier cannibalizza Forza Italia e la Lega e fa un danno al Paese”

Renzi definisce “nazionalismi da cortile” le posizioni politiche di Meloni, del leader di Vox Santiago Abascal e di Marine Le Pen del Rassemblement National, soprattutto in un contesto storico particolarmente difficile come quello attuale. Posizioni che, incalza l’ex sindaco di Firenze, portano l’Europa a fare un passo indietro e non in avanti.

L’affondo di Renzi si concretizza quando, durante l’intervista, paragona la parabola di Meloni a quella di Silvio Berlusconi. Il leader di Italia Viva dice chiaramente che la presidente del Consiglio avrebbe dovuto “berlusconizzarsi, per portare la destra italiana sulle posizioni moderate – in quanto incluse nell’alveo del Partito popolare europeo – come avvenne negli anni ’90.

“Un’operazione simile era nelle corde di Meloni, invece lei ha preferito fare l’influencer. Anziché istituzionalizzare FdI, ha estremizzato la posizione dell’Italia, spingendola tra le braccia di Le Pen, Orbán Abascal. In nome degli interessi del suo partito, cannibalizza Salvini e Tajani e fa un danno al Paese”.

La strategia di Renzi appare, dunque, chiara. Presentare se stesso e il suo partito come una forza politica di centro rassicurante contro gli estremismi – di destra come di sinistra – che lo circondano. È curioso notare, però, come lo faccia attraverso una comunicazione spregiudicata e ben poco ‘moderata’, allo scopo di conquistare più consensi possibili…