“Marconi l’uomo che ha connesso il mondo” è la nuova fiction di Rai 1 dedicata al padre della radio, qui interpretato da Stefano Accorsi. Una serie in due sole puntate, ma che riesce a raccontare aspetti della vita del premio Nobel per lo più sconosciuti al grande pubblico e che permette dunque di fare servizio pubblico. Questo prodotto arriva a pochi mesi dalla messa in onda di quello su Dino Grandi, anche lui un gerarca fascista membro del Gran Consiglio che cambiò idea. TAG24 ha intervistato in esclusiva Stefano Accorsi.
Marconi fiction su Rai 1, l’intervista video esclusiva a Stefano Accorsi
Stefano che emozione è per te interpretare un autentico genio come Guglielmo Marconi e qual è soprattutto l’aspetto che ti ha colpito di più di lui?
“Interpretare un genio come Marconi è un’emozione incredibile. Prima di tutto riscoprirlo perché lo conoscevo, ma non così bene perché è uno di quei personaggi che sono molto più noti che conosciuti. Ho potuto scoprire un uomo che fin dalla più giovane età ha avuto queste intuizioni incredibili sulla trasmissione di dati senza fili. Marconi ci ha creduto, ci ha scommesso e c’è riuscito. Grazie a questa sua grandissima intuizione è diventato un imprenditore di successo, ma anche uno degli uomini più influenti e importanti del pianeta Terra. Questa è una cosa che mi ha colpito tantissimo. Poi ha ricoperto grandissime cariche istituzionali, però sempre scommettendo molto sul talento e sulla gioventù ha vinto un Nobel, cioè è veramente stata una figura fondamentale del ‘900 e anche per il nostro presente”.
Ti è mai capitato di pensare mentre facevi il film a come sarebbe oggi la nostra vita senza i telefonini? Senza Marconi non ci sarebbero stati.
“Da un lato mi dico che la nostra vita senza telefonini potrebbe essere molto meglio, però sicuramente questa è stata l’evoluzione ulteriore di di quello che ha inventato Guglielmo Marconi. Ci sono persone del mondo della telefonia che vanno in processione a Sasso Marconi alla sua villa perché quello che ha inventato lui è stata una cosa da zero. Prima c’era la trasmissione di dati attraverso cavi, ma nessuno credeva perché la fisica diceva anche il contrario che si potessero trasmettere dati da una parte all’altra del pianeta senza cavi. Loro dicono quello che abbiamo fatto noi in seguito è solo un’evoluzione di una cosa che ha scoperto lui, prima di Marconi non esisteva”.
In questa serie è molto evidente anche il rapporto tra scienza e politica. Cosa pensi tu di questo rapporto che anche oggi è molto stretto?
“Io credo che la scienza debba essere libera. Marconi era convinto che la scienza dovesse essere libera, ma che avesse bisogno di investimenti pubblici. La scienza per come la interpretava Marconi, e per come secondo me è anche giusto che sia interpretatac può fare un gran bene all’umanità ma nel momento in cui invece l’ingerenza politica del potere diventa funzionale è pericoloso. Nel caso di Marconi è la richiesta di costruire un’arma di distruzione di massa, ma lui si rifiuta e persevera sulla sua direzione che è quella invece di una scienza che unisce anziché dividere”
Marconi è stato anche membro del Gran Consiglio del Fascismo però si vede e si evince nel film come cambia idea ad un certo punto.Secondo te quanto è importante nella vita cambiare idea quando ti accorgi che stai andando in una direzione sbagliata?
“Cambiare idea credo che sia una delle cose fondamentali dell’esistenza. Non cambiare idea in base a qualcosa di utilitaristico, ma cambiare idea in base ad una convinzione. Sicuramente Marconi quando è stato corteggiato da Mussolini per tornare in Italia è stato affascinato sia dal ruolo importante che gli avrebbero dato, ma anche dal modernismo rispetto ai politici precedenti. Quelli prima erano veramente uomini dell’800 che non avevano un’idea rispetto al talento e alla gioventù così forte come ce l’aveva Marconi, però poi nel momento momento in cui invece il regime comincia a chiedergli delle cose che condizionano la libertà della scienza Marconi in qualche modo si ribella. Lui ha fatto benissimo a cambiare idea e io credo che sia fondamentale cambiare idea se una cosa a un certo punto non ti convince più. Lui l’ha fatto e ne ha pagato sicuramente le conseguenze di queste sue scelte. Io credo che il fatto che Marconi oggi non sia abbastanza conosciuto dipenda anche da questo, cioè ha pagato le conseguenze di avere abbracciato il fascismo”.
Quando ha in onda il film “Marconi l’uomo che ha connesso il mondo” su Rai 1?
Il film con protagonista Stefano Accorsi andrà in onda il 20 e 21 maggio in prima serata su Rai 1.