Non ci sono sopravvissuti sull’elicottero del presidente dell’Iran Ebrahim Raisi precipitato ieri, 19 maggio 2024, sulle montagne nel nord-ovest del Paese, mentre era di ritorno da un viaggio in Azerbaigian. Insieme a lui sono morte altre nove persone, tra cui anche il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. Nella mattinata di oggi, 20 maggio, la Mezzaluna rossa iraniana ha annunciato di aver recuperato i corpi.

La morte di Raisi, annunciata prima dai media, è stata in seguito confermata dalla tv di stato e dal vicepresidente iraniano Mohsen Mansouri. Le immagini del relitto riprese da lontano mostrano intatta solo la coda dell’elicottero, mentre l’abitacolo appare in in frantumi e completamente bruciato.

Recuperati i corpi del presidente dell’Iran Raisi e delle altre vittime dell’incidente in elicottero del 19 maggio 2024: “Operazioni concluse”

La Mezzaluna Rossa iraniana ha fatto sapere che i corpi del presidente Ebrahim Raisi e delle altre vittime sono stati recuperati: le operazioni di ricerca sono terminate. Hanno perso la vita anche il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdollahian; il governatore dell’Azerbaigian orientale, Malik Rahmati; il leader della preghiera del venerdì nella città di Tabriz, Mohammad-Ali Al-Hashem e i membri dell’equipaggio.

Stiamo trasferendo i corpi dei martiri a Tabriz, le operazioni di ricerca sono giunte al termine

ha detto alla TV di stato Pirhossein Koolivand, capo dell’organizzazione in Iran.

Dopo l’incidente- presentato inizialmente come un atterraggio d’emergenza a causa delle avverse condizioni meteo– è stata frenetica la ricerca, sia nella notte che nelle prime ore dell’alba, da parte delle oltre settanta squadre di soccorso.

A individuare la zona del disastro è stato un drone inviato dalla Turchia, che ha rilevato fonti di calore. I soccorritori hanno potuto così individuare il mezzo da cui, però, non proveniva però alcun segno di vita.

Tutti i paesi della regione hanno offerto solidarietà e assistenza. Oltre alla Turchia, anche Emirati, Oman, India e Arabia Saudita, nemica di vecchia data della Repubblica Islamica. La Russia si è subito attivata, inviando una squadra con 47 specialisti, veicoli fuoristrada e un elicottero BO-105.

Cosa succede in Iran dopo la morte di Raisi?

Il vice presidente dell’Iran Mohammad Mokhber, 68 anni, è il primo nella linea di potere dopo il presidente Ebrahim Raisi.

Secondo la costituzione iraniana infatti, in caso di morte oppure di incapacità del presidente, il primo vicepresidente subentra e assume le funzioni di presidente fino allo svolgimento delle elezioni entro un periodo massimo di 50 giorni.

A differenza di altri Paesi, la prima vicepresidenza iraniana è una posizione nominata, non eletta. Raisi ha nominato Mokhber suo primo vicepresidente nell’agosto 2021. E’ la settima persona a ricoprire quel ruolo dopo la revisione della costituzione del Paese.

Prima della sua nomina alla vicepresidenza, Mokhber è stato alla guida del Setad iraniano, un potente conglomerato economico focalizzato soprattutto sulla beneficenza, per 14 anni.

Il governo iraniano: “Non ci saranno problemi ad amministrare il paese”

Il governo iraniano, una volta confermato il decesso del presidente Raisi, ha garantito che “non ci saranno problemi” nell’amministrazione del Paese.

“Con l’aiuto di Dio onnipotente e del popolo, non ci saranno problemi nell’amministrazione del paese”, ha comunicato l’esecutivo in una nota, al termine della prima riunione dopo l’annuncio.

Assicuriamo alla nostra nazione leale, grata e amata che il cammino pieno di onore continuerà con lo spirito dell’instancabile Ayatollah Raisi, eroe e servitore del Paese

si legge ancora. Il Gabinetto non ha fornito, al momento, alcun dettaglio sulla sepoltura.

Nell’immediatezza dell’incidente il leader supremo dell’Iran, Ali Khamenei, aveva invitato alla calma e aveva assicurato che “non ci sarebbero state interruzioni nelle funzioni del Paese”.