Ebrahim Raisi è deceduto domenica 19 maggio 2024: qual è stata la causa della morte del Presidente dell’Iran? Ecco tutti i dettagli sulla sua vita e la sua carriera politica. Gli ultimi aggiornamenti sull’incidente che lo ha visto protagonista, mentre era in volo in elicottero, dopo una visita in Azerbaigian.

Addio a Ebrahim Raisi: causa morte, età

La causa della morte di Ebrahaim Raisi è da collegare all’incidente in elicottero in cui è rimasto vittima il 19 maggio 2024. Il Presidente dell’Iran era in volo con il suo staff, insieme ad altri personaggi di spicco del mondo politico iraniano, per tornare in patria, dopo una visita in Azerbaigian per l’inaugurazione di una diga al confine tra i due Stati.

Raisi è morto all’età di 63 anni. E’ nato il 14 dicembre 1960 a Mashhad ed è cresciuto in una famiglia molto religiosa. Un profondo legame con lslam integralista. Raisi era l’attuale presidente in carica della Repubblica Islamica dell’Iran, alla guida del Paese in qualità di braccio destro dell’ayatollah Ali Khamenei, figura centrale del governo teocratico di Teheran.

Carriera politica di Ebrahim Raisi

Una figura legata al regime iraniano, Ebrahim Raisi in passato è stato a capo della magistratura del suo Paese. E’ stato considerato un protetto della Guida suprema della Repubblica Islamica, l’Ayatollah Ali Khamenei.

Secondo quanto dichiarato da lui stesso avrebbe partecipato attivamente agli eventi del 1978-79 in Iran, contribuendo in modo importante alla cacciata dello Scià, andato in esilio, ed in seguito all’istituzione di un sistema di governo basato sulla visione di Khomeini, il più celebre ayatollah iraniano (capo spirituale e politico, ndr.) Guida suprema dell’Iran dal 1979 al 1989.

Nel 1985 prosegue la sua carriera nella politica e nella magistratura dell’Iran, diventando procuratore aggiunto a Teheran. Quando nel 1988, durante la guerra Iran-Iraq, Khomeini ordina l’esecuzione di migliaia di prigionieri politici – presunti collaborazionisti del governo iracheno – nominò Raisi a capo di una giunta speciale che doveva decidere se i prigionieri fossero leali o no all’Iran. Proprio perché responsabile e coinvolto in un’esecuzione di massa, Raisi è stato sanzionato dagli Stati Uniti.

Nel 1989 Raisi inizia la sua scalata nel sistema giudiziario iraniano, intraprendendo una dura e ferma lotta alla corruzione. Nel 2017 si è scontrato con Hassan Rouhani nel corso delle elezioni presidenziali dell’Iran. Due anni dopo diventa Capo della magistratura dello Stato, perseguitando i casi di corruzione contro funzionari governativi e celebri uomini d’affari del suo Paese.

Nel 2021 Raisi si è candidato alle elezioni presidenziali, ponendosi come integerrimo difensore contro la corruzione del governo iraniano. Da allora ha ricoperto la carica di Presidente.