Tadej Pogacar vince a Livigno e mette un’enorme ipoteca sulla maglia rosa finale del Giro d’Italia 2024. Manca una settimana esatta alla tappa di Roma e lo sloveno non vuole ancora sentir parlare di vittoria in tasca, ma i numeri sono tutti dalla sua parte. Lungo la salita che portava i corridori sul Mottolino è stato autore di un vero e proprio show: una vittoria consolidata da distacchi che, rispetto a quelli della sera precedente la quindicesima frazione, sono quasi raddoppiati. Ed è stata una giornata nella quale l’azzurro Antonio Tiberi ha dovuto cedere qualcosa ai diretti avversari, pur mantenendo la quinta posizione in classifica generale.

Giro d’Italia 2024, il sigillo di Pogacar a Livigno

Fin dallo scorso inverno, Tadej Pogacar lo ha dichiarato apertamente: l’obiettivo era quello di vincere il Giro d’Italia 2024 per poi presentarsi al via del Tour de France, sempre con ambizioni di vittoria. La doppietta Giro-Tour manca, nel mondo del ciclismo professionistico, dai tempi di Marco Pantani: fu proprio il romagnolo l’ultimo corridore nella storia capace di vincere i due grandi giri. In tanti ci hanno provato dopo di lui, ma non ci è riuscito nessuno: l’unico corridore che è stato in grado di mettere a segno una doppietta in questi anni è stato Chris Froome, capace però di mettere a segno la doppietta Tour-Vuelta, molto differente da quella Giro-Tour. Era il 2017 quando il britannico vinse la corsa francese e quella spagnola nello stesso anno.

Giro d’Italia 2024, per Pogacar il Giro non è finito dopo Livigno

Livigno conserva dei ricordi particolari per Tadej Pogacar, come spiega in conferenza dopo la sua quarta vittoria al Giro d’Italia 2024.

“La prima volta in cui sono venuto qui a Livigno eravamo arrivati con la nazionale slovena Juniores. Stavamo facendo un training camp a Saint Moritz e siamo arrivati qui con un furgone mezzo rotto. Appena arrivati abbiamo comprato cibo e fatto rifornimento perchè qui è più economico. Vengo qui quasi ogni anno, non solo per allenarmi ma anche per sciare l’inverno, e ho dei bellissimi ricordi perchè qui ho iniziato a frequentare quella che sarebbe poi diventata la mia fidanzata, Urška Žigart”.


Sei tappe a Roma

Mancano sei tappe per arrivare a Roma. Nonostante il grande vantaggio, Tadej Pogacar non vuole pensare al fatto che il Giro d’Italia 2024 sia finito dopo la tappa di Livigno, anzi: pur consapevole del fatto che al Tour de France avrà molti avversari competitivi, non si può abbassare la concentrazione.

“Qualsiasi vantaggio sarebbe andato bene, ma sono felice di avere questo grande margine proprio alla vigilia del secondo giorno di riposo. Se mi è mancato gareggiare contro Jonas Vingegaard? A luglio ci sfideremo sulle strade francesi, quindi arriverà anche quello. Per ora pensiamo solo al Giro d’Italia. Al Tour de France sarà un’altra storia, ci saranno altri corridori che lotteranno con me per la maglia gialla, ma ogni cosa arriva al suo tempo”.



Nel finale della tappa di Livigno, Pogacar ha superato anche l’unico corridore che era rimasto davanti nella fuga, Nairo Quintana, e per lui quel momento è stato un’emozione particolare. Proprio 10 anni fa, infatti, il corridore colombiano vinse il suo unico Giro d’Italia della propria carriera e da lì in poi si concentrò solo sull’obiettivo Tour de France, che non è riuscito a realizzare.

“E’ stata una sensazione particolare superarlo. Quando seguivo il Tour de France in televisione mi appassionavano i duelli tra lui e Chris Froome, e mi arrabbiavo perchè non attaccava presto, ma aspettava gli ultimi due o tre chilometri di una salita per cercare di staccare il britannico. E’ stato uno dei corridori che ho seguito maggiormente quando non ero ancora un corridore professionista”.