Show di Tadej Pogacar anche a Livigno: il corridore sloveno, maglia rosa del Giro d’Italia 2024, si è imposto anche nella tappa regina della corsa rosa, chiudendo la seconda settimana con dei distacchi abissali nei confronti dei diretti avversari in classifica generale. Dopo l’arrivo in salita al Mottolino, lungo la strada che è stata asfaltata proprio per ospitare l’arrivo di questa frazione del Giro d’Italia 2024, il corridore sloveno ha più di sei minuti di vantaggio sul resto della concorrenza. Numeri d’0altri tempi, un po’ come le sue imprese portate avanti fino ad oggi nel mondo del ciclismo, che spesso hanno fatto avanzare paragoni illustri con grandi eroi del passato.

Quarta vittoria per Pogacar: a Livigno non c’è storia

La 15/a tappa del Giro d’Italia 2024 era l’unica in programma che prevedeva un arrivo ad una quota superiore ai 2000 metri. La giornata, con i suoi 222 km da affrontare, è iniziata molto presto, e già nei primi chilometri è andata via una fuga composta da Simon Geschke (Cofidis), Micheal Storer (Tudor), Attila Valter (Visma Lease a Bike), Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), Michel Ries (Arkea B&B), Nicola Conci (Alpecin), Georg Steinhauser (EF), Nairo Quintana e Pelayo Sanchez (Movistar), Davide Piganzoli (Polti Kometa), Julian Alaphilippe e Mauri Vansevenant (Soudal QuickStep), Amanuel Gebreigzabhier e Juanpe Lopez (Lidl Trek), Luca Covili e Giulio Pellizzari (VF Bardiani Csf Faizanè), Simone Velasco e Cristian Scaroni (Astana).

A Livigno brilla Pogacar, distacchi quasi raddoppiati

Il gruppo dei fuggitivi si è spezzato e ricompattato più volte, ma dopo la salita del Mortirolo, affrontata dal versante meno difficile, le forze in campo sono diminuite sempre di più. Nelle fasi finali sono rimasti davanti due corridori: Nairo Quintana e Georg Steinhauser sono stati gli unici due corridori della fuga che sono stati in grado di non farsi riassorbire dal plotone, dove gli uomini della UAE Team Emirates hanno sempre mantenuto il controllo in favore di Tadej Pogacar. Lo sloveno ha quindi attaccato sul Passo del Foscagno, a cinque chilometri dalla vetta: quando ha accelerato, nel gruppo dei migliori è scattato il panico. Qualcuno ha tentato disperatamente di accelerare, qualcun altro ha continuato ad andare su del proprio passo. Altri, come l’azzurro Antonio Tiberi, hanno invece perso terreno. Per fortuna, al fianco al corridore laziale, era presente un gregario di grande esperienza come Damiano Caruso, che gli ha permesso di non perdere troppo terreno rispetto agli avversari.

La fatica di Antonio Tiberi

Alla fine della discesa del Passo del Foscagno, Tadej Pogacar riprende Nairo Quintana e arriva tutto solo sul Passo d’Eira: da lì, dopo la svolta a sinistra verso la strada che porta alle piste da sci del Mottolino, a Livigno, per Tadej Pogacar diventa una passerella trionfale. Il Giro d’Italia 2024 è ormai nelle mani del corridore sloveno, senza se e senza ma: è vero che mancano ancora sei tappe per arrivare a Roma, ma ormai la corsa sembra davvero essere chiusa. Lo dicono i numeri: Pogacar ha rifilato 2’50” a Daniel Martinez e a Geraint Thomas, 2’58” a Ben O’Connor e 3’59” ad Antonio Tiberi. Se pensiamo che alla partenza Thomas, secondo in classifica, aveva 3’41” di ritardo, vuol dire che i distacchi sono quasi raddoppiati. L’unico corridore italiano che è riuscita a cavarsela in una giornata così dura è stato Filippo Zana, che ha chiosò in undicesima posizione.

La nuova classifica generale dopo Livigno vede Tadej Pogacar in maglia rosa con 6’41” su Geraint Thomas, 6’56” su Daniel Martinez, 7’43” su Ben O’Connor e 9’26” su Antonio Tiberi. Domani il Giro d’Italia trascorrerà il secondo e ultimo giorno di riposo in quel di Livigno, poi martedì si ripartirà con un altro arrivo in salita per la Livigno-Santa Cristina Valgardena (Monte Pana) di 206 km.