Dopo la richiesta dei governanti militari del Niger, il ritiro delle truppe statunitensi è iniziato. La presenza militare degli Stati Uniti nel territorio nigerino terminerà entro il 15 settembre 2024.

La presenza militare degli Stati Uniti in Niger terminerà il 15 settembre 2024

I funzionari di Niamey e Washington hanno tenuto i colloqui ufficiali per coordinare i piani di ritiro delle truppe degli Stati Uniti in Niger. La giunta militare del paese dell’Africa occidentale aveva chiesto a Washington di ritirare le truppe nel mese di marzo. La presenza militare degli Usa terminerà il 15 settembre.

Il Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria ha pubblicato un post con una dichiarazione congiunta con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sull’accordo. Le parti hanno concordato un ritiro graduale delle forze americane dal Niger e voli di ritiro “per garantire entrate e uscite regolari” durante il periodo di ritiro:

Il ritiro delle forze americane dal Niger sarà effettuato nel rispetto reciproco e nella trasparenza entro metà settembre 2024.

La presenza degli Usa in Niger

La presenza militare degli Stati Uniti in Niger deriva da un accordo contro l’attività jihadista regionale. Attualmente sono presenti circa 900 militari statunitensi nel territorio nigerino. Washington ha due basi militari ad Agadez per monitorare i gruppi terroristici nella regione.

Il colpo di stato in Niger, ha destituito il presidente eletto, Mohamed Bazoum, nel luglio 2023. Il paese che era un alleato strategico dell’occidente, inizialmente si è allontanato dalla Francia. Il 22 dicembre scorso, Parigi ha ritirato le proprie truppe dal territorio della sua ex colonia. In seguito alle proteste e agli episodi di aggresione, il 2 gennaio, la Francia ha deciso di chiudere la sua ambasciata a Niamey. Durante questo periodo gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro presenza nello stato.

Nel marzo 2024, la giunta militare ha chiesto il ritiro delle truppe americane. Da allora Niamey si è avvicinata a Mosca come altri paesi della regione del Sahel, Mali e Burkina Faso. Nel mese di aprile, la Russia ha mandato gli istruttori e l’equippaggiamento al Niger. In seguito, gli Stati Uniti hanno annunciato di aver accettato di ritirare le truppe.