Momenti di paura in volo per il presidente dell’Iran: Ebrahim Raisi e il suo staff erano in elicottero e sono stati costretti ad un atterraggio di emergenza. Sul motivo che ha scatenato la manovra d’urgenza ci sono pareri contrastanti. L’elicottero del presidente era un modello sovietico, il MIL MI 171.
I media iraniani hanno additato la causa dell’atterraggio prima ad una forte nebbia nel viaggio verso la provincia dell’Azerbaigian persiano, poi hanno parlato di un danno del mezzo che avrebbe comportato il distacco di una parte del veicolo e il successivo schianto a terra. Nessuno sarebbe rimasto ferito. Sono in corso ulteriori aggiornamenti.
Inizialmente l’agenzia iraniana Mehr, citata anche da Tass aveva detto che il presidente iraniano non sarebbe ferito e avrebbe ripreso il suo viaggio via terra in un’auto. Il ministero dell’Interno non dispone di ulteriori dettagli, mentre un’altra agenzia del regime, la Fars, invita gli iraniani a pregare per il presidente.
Iran, elicottero del presidente Raisi costretto ad atterraggio di emergenza
Paura per il presidente dell’Iran: Ebrahim Raisi, accompagnato dal suo entourage, era in viaggio in elicottero quando il mezzo è stato costretto ad un atterraggio di emergenza. La notizia è stata lanciata dal Guardian citando la tv di Stato iraniana. I media hanno parlato di un “atterraggio duro e difficile”.
Secondo l’agenzia iraniana Irna a bordo del veicolo, oltre al presidente, c’era anche il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian. Il volo era diretto verso la città di Tabriz, al confine nord-orientale dell’Iran. Durante il volo lo staff è stato costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza.
Per l’Irna nessuno passeggero a bordo è rimasto ferito. Raisi era in viaggio per la visita al suo omologo azero, Ilhan Aliyev. Questa mattina si è svolto un incontro in cui hanno inaugurato una diga sul fiume Aras nelle zone di confine tra i due paesi.
Elicottero di Raisi forse sarebbe disperso nella foresta di Dizmar
Secondo altre fonti vicine al regime iraniano, l’elicottero di Raisi risulterebbe disperso attualmente e un’intensa squadra di droni sarebbe alla ricerca del presidente e del suo staff. Le autorità dell’Azerbaigian persiano avrebbero affermato che l’elicottero del presidente non è stato ancora ritrovato.
Il ministro dell’Interno iraniano, Ahmed Vahidi, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Fars, avrebbe dichiarato alla televisione di stato che le ricerche sono difficili a causa delle “condizioni meteorologiche sfavorevoli”, per via della densa e fitta coltre di nebbia. Il ministro ha aggiunto:
“Potrebbe volerci del tempo per raggiungere la zona nella foresta di Dizmar, vicino alla città di Varzaghan”.
Le cause contrastanti sull’atterraggio di emergenza
I media iraniani, riportando la notizia dei problemi riscontrati nel volo in elicottero del presidente della Repubblica Islamica Raisi e del ministro degli Esteri, hanno generato confusione riguardo le cause che avrebbero scatenato l’atterraggio di emergenza. Raisi stava viaggiando nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale.
Secondo alcuni inizialmente si è trattato di una manovra d’urgenza eseguita per via delle cattive condizioni del meteo. La causa sarebbe da imputarsi alla fitta nebbia, riscontrata a circa 600 chilometri a nord di Teheran. Altri media hanno parlato di uno “schianto a terra” per via di un “problema tecnico”.
I soccorsi stanno arrivando sul posto dell’incidente, secondo quanto riporta Irib tv channel. L’area d’interesse dovrebbe essere vicino a Jolfa, una città al confine con l’Azerbaigian, a nord-ovest della capitale iraniana, Teheran.