L’Iran tiene il pugno duro contro gli artisti: il rapper Amir Tataloo è stato condannato per blasfemia. Si trova in carcere da dicembre 2023. Secondo quanto riportano i media della Repubblica Islamica è’ stato giudicato colpevole per la diffusione di “contenuti osceni e blasfemia”.
Iran, condannato il rapper Amir Tataloo
Il rapper Amir Tataloo è stato condannato per blasfemia in Iran. E’ rinchiuso in carcere da dicembre. Continua a scontare la sua pena in seguito a diverse accuse che gli sono state imputate dal regime, secondo quanto dichiarano fonti vicine al regime autoritario.
L’avvocato dell’artista, Elham Rahimifar, ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega:
“Il mio cliente è stato condannato a periodi di reclusione lunghi e brevi”.
Non ha indicato la durata della pena, indicando semplicemente che si tratta di una sentenza di primo grado, a cui è possibile fare riscorso in appello. La donna incaricata della difesa del cantante ha più volte espresso il suo rammarico e dissenso nei confronti della severità adottata dal sistema giudiziario iraniano contro il suo cliente.
La Turchia – luogo dove si era traferito il rapper – lo ha consegnato alle autorità dell’Iran lo scorso dicembre. Il processo contro Tataloo è partito a marzo, instaurandosi con l’accusa di:
“incoraggiamento delle giovani generazioni alla prostituzione, propaganda contro la Repubblica islamica, diffusione di contenuti osceni sotto forma di clip e canzoni”.
Chi è Amir Tataloo?
Amir Tataloo è un cantante e un compositore iraniano di 36 anni. Ha avviato la sua carriera all’inizio degli anni Duemila. Dal 2018 ha lasciato l’Iran si è traferito in Turchia, ad Istanbul. Un allontanamento dal suo Paese, dovuto al fatto che le autorità della Repubblica Islamica gli avevano negato la concessione della licenza per svolgere la sua attività di musicista.
Prima della sua partenza alla volta di Istanbul, era stato arrestato diverse volte. Nel 2016 era finito in manette per aver “disturbato l’opinione pubblica”. L’anno successivo si è fatto promotore di una polemica nell’incontro con Ebrahim Raisi, prima che fosse eletto come presidente dell’Iran.
In Iran di recente è stato condannato un altro rapper dissidente, Toomaj Salehi condannato all’impiccagione.