Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, dà lezioni di stile alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nel mirino dell’ex premier il clamore riservato dall’attuale Presidente del Consiglio al rientro di Chico Forti in Italia, l’imprenditore italiano atterrato ieri a Pratica di Mare dove ad attenderlo, naturalmente, c’era anche Giorgia Meloni.
Dopo una lunga trattativa diplomatica con il governo degli Stati Uniti, il Governo italiano è riuscito ad ottenere il trasferimento in Italia dell’imprenditore trentino che ha trascorso 24 anni in un carcere della Florida perché condannato all’ergastolo per un omicidio avvenuto a Miami nel 1998. Dopo il suo arrivo Chico Forti è stato portato nel carcere di Rebibbia per poi essere trasferito nell’istituto penitenziario di Verona.

Chico Forti, Renzi dà lezioni di stile a Meloni: “Ha trasformato suo rientro in show”

“Sono contento che Chico Forti dopo decenni di carcere americano sia rientrato in Italia. Ringrazio le Istituzioni che lavorano per i nostri connazionali all’estero. Giorgia Meloni ha trasformato il rientro in uno show per il Governo. Ognuno ha il suo stile: quando sono rientrati i Marò io mi sono comportato in modo diverso”.

E’ questa la stoccata del segretario di Italia Viva a Giorgia Meloni, affidata ai sui canali social in cui paragona il comportamento dell’attuale premier con quello tenuto da lui in occasione del rientro dei marò dall’India quando lui era Presidente del Consiglio.

“Per me un Premier deve fare lo statista, non l’influencer. Se un italiano torna a casa non possiamo che esprimere soddisfazione: vale per la Baraldini, Forti, i marò. Vale per tutti, indipendentemente dalle idee politiche. Chi trasforma queste vicende in campagna elettorale sbaglia. Alle Europee noi votiamo per il progetto politico degli Stati Uniti d’Europa, non per le influencer che puntano sulla visibilità”,

conclude.

Roberto Salis risponde a Tajani: “Con Ilaria basso profilo non ha funzionato”

Sulla vicenda è intervenuto questa mattina anche il padre di Ilaria Salis, la 39enne insegnante italiana detenuta in Ungheria per il presunto pestaggio di due manifestanti nel corso di una manifestazione neonazista a Budapest.

Roberto Salis rispondendo ad una domanda, questa mattina a margine di un evento a Milano, ha replicato alle parole del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sull’importanza di aver evitato le polemiche per riuscire a riportare in patria Chico Forti.

“Il profilo basso dipende da cosa si intende, il Governo ha avuto 11 mesi di profilo basso per fare tutto quello che era necessario e non è successo nulla. Io sono portato a pensare che le condizioni di Ilaria sono iniziate a migliorare nel momento in cui c’è stata una campagna mediatica intorno a lei”.

Ha detto Roberto Salis che poi ha detto di non sapere quando la figlia sarà scarcerata per andare ai domiciliari a Budapest, dopo che la scorsa settimana il tribunale magiaro aveva accolto la richiesta di concessione dei domiciliari.

“Non sappiamo ancora della data per il trasferimento ai domiciliari stiamo aspettando l’espletamento della burocrazia relativa al trasferimento dei fondi”,

ha precisato parlando dei tempi per l’uscita della 39enne che poi ha concluso:

“Il bonifico è stato fatto e stiamo aspettando che arrivi il prima possibile”.