Le forti piogge stagionali hanno provocato inondazioni improvvise in Afghanistan. Il maltempo ha causato centinaia di vittime, mentre migliaia di case sono state danneggiate e i terrenni agricoli sono stati distrutti.

Aumenta il bilancio delle vittime delle inondazioni in Afghanistan

Precipitazioni intense continuano a colpire l’Afghanistan da settimane. Secondo l’Agenzia Anadolu, citando un rapporto di Tolo News con sede a Kabul, il bilancio delle vittime delle forti piogge e delle inondazioni ha raggiunto quota 400. La settimana scorsa l’Agenzia alimentare delle Nazioni Unite aveva dichiarato che almeno 300 persone hanno perso la vita a causa delle forti piogge.

Le forti piogge hanno colpito le regioni centrali e del nord del Paese. Le inondazioni nel nord hanno provocato gravi danni, in particolare nelle province di Baghlan, Badakhshan e Takhar. L’Agenzia Anadolu ha riportato sabato 18 maggio, che almeno 18 persone hanno perso la vita nelle inondazioni nella provincia di Faryab, al confine del Turkmenistan.

Ghor è la regione più colpita

Secondo il Programma alimentare mondiale, la regione afghana più colpita è Ghor. L’agenzia delle Nazioni Unite ha annunciato, in un post su X, che sono almeno 2500 le famiglie colpite nella zona. La maggior parte delle province colpite sono inaccessibili ai camion tuttavia l’organizzazione ha annunciato che sta lavorando per consegnare cibo ai sopravvissuti.

Sono morte almeno 50 persone e decine sono disperse a causa delle inondazioni causate dalle forti piogge nella provincia centrale di Ghor.

I danni complessivi causati dal maltempo continuano ad aggravarsi. Negli ultimi giorni, migliaia di case sono state danneggiate, più di 2.000 ettari di terreno agricolo sono stati distrutti e oltre 300 animali sono morti.

L’Afghanistan, considerato uno dei paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, è soggetto a frequenti disastri naturali. Dopo che i talebani hanno preso il potere nel 2021 e le forze straniere si sono ritirate, il paese ha lottato con una carenza di aiuti, rendendolo ancora più fragile.