“Non ci arrendiamo alla forza del mondo, ma continuiamo a parla re di pace a chi vuole la guerra”. E’ l’appello di Papa Francesco per la pace, l’ennesimo lanciato questa volta dalla Basilica di San Pietro dove, oggi domenica 19 maggio, ha presieduto la messa di Pentecoste. A celebrarla 22 cardinali, 16 vescovi e 220 sacerdoti.

Il Santo Padre ha fatto sentire la sua voce per chiedere ancora una volta la pace e la fine dei conflitti che insanguinano l’Europa e il mondo.

Appello Papa Francesco alla Messa di Pentecoste: “Non ci arrendiamo, continuiamo a parlare di Pace”

Papa Francesco questa mattina ha presieduto nella Basilica di San Pietro la messa di Pentecoste e ha voluto ancora una volta dedicare le sue parole alla ricerca della pace.

“Il cristiano non è prepotente. La sua forza è la forza dello Spirito che insegna ai nostri cuori e fa crescere in noi”

ha detto il Papa che ha aggiunto:

“Ci arrendiamo allo Spirito ma non ci arrendiamo alla forza del mondo. E così non ci arrendiamo, ma continuiamo a parlare di pace a chi vuole la guerra, a parlare di perdono a chi semina vendetta, a parlare di accoglienza e solidarietà a chi sbarra le porte ed erige barriere, a parlare di vita a chi sceglie la morte, a parlare di rispetto a chi ama umiliare, insultare e scartare”.

Nel suo discorso, fatto interamente a braccio, il Pontefice ha voluto lanciare anche un messaggio di inclusione sottolineando la necessità di accogliere tutti:

“Non dimentichiamo questo: tutti, tutti, tutti”

ha detto.

Ucraina, il Segretario di Stato Vaticano Parolin in visita a Kiev a luglio

Oggi è stata anche annunciata la visita in Ucraina, il prossimo 21 luglio, del Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

Papa Francesco lo ha nominato legato pontificio per la celebrazione conclusiva del pellegrinaggio dei cattolici ucraini di rito latino, che avrà luogo a luglio nel Santuario mariano di Berdychiv.
Il Santuario, nell’oblast di Zhytomyr, a ovest di Kiev, è meta di pellegrinaggi che radunano fedeli cattolici di tutta l’Ucraina e anche da altri Paesi. In questi ultimi due anni i pellegrini chiedono in particolare l’intercessione di Maria perché arrivi presto la pace nel Paese aggredito da oltre due anni.