L’intervista di Gasperini al termine di Lecce-Atalanta –  La partita tra Lecce e Atalanta, valida per la 37ª giornata di campionato, è terminata 0-2 per i bergamaschi. Dopo lo 0-0 del primo tempo, a inizio ripresa la Dea è riuscita a imporsi grazie ai gol di De Ketelaere e Scamacca. Con questa vittoria, la squadra di Gasperini è aritmeticamente qualificata alla prossima Champions League. La Dea, infatti, ora ha 66 punti in classifica, e – in virtù dei risultati ottenuti negli scontri diretti – la Roma non può più raggiungere i bergamaschi. In otto anni di gestione Gasperini, l’Atalanta arriva così per la quarta volta in Champions. 

Al termine della partita tra Lecce e Atalanta di questa sera, Gian Piero Gasperini e Luca Gotti hanno rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport per commentare la prestazione delle rispettive squadre e la gara. 

L’intervista di Gasperini al termine di Lecce-Atalanta

Gian Piero Gasperini ha dichiarato di essere davvero felice per la qualificazione in Champions League, elogiando il lavoro dei suoi giocatori:

Qualificarsi in Champions per l’Atalanta è il massimo, non è che possiamo pensare di vincere lo scudetto. Questo club ha un futuro radioso, chissà un giorno potrà arrivare anche a quello. La qualificazione in Champions è un risultato straordinario, devo ringraziare tutti i giocatori. Sono veramente felice di questo risultato, credo che vada dedicato all’ambiente di Bergamo, alla società e a tutti quanti. I giocatori sono stati veramente straordinari”. 

Ottenuto questo grande risultato, l’Atalanta è già concentrata in vista della finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, in programma questo mercoledì a Dublino:

“Avere la tranquillità di questo risultato è una molla, una motivazione in più. Abbiamo fatto 53 partite fino ad adesso, di cui 30 circa negli ultimi due mesi. È stato un periodo davvero faticoso. Sono state tante partite difficili, alcune ne abbiamo perse, ma molte vinte. Tante partite decisive, abbiamo fatto cinque vittorie di fila in campionato che ci hanno dato una grande spinta. Abbiamo perso la finale contro la Juve, è stata la prima volta che ho visto un po’ di mancanza di velocità e adrenalina. Oggi abbiamo dato respiro a tanti giocatori. Da qui a mercoledì abbiamo bisogno della miglior Atalanta sotto tutti gli aspetti. Abbiamo poco tempo per prepararci, ma abbiamo delle conoscenze. Mi dispiace tantissimo dell’assenza di De Roon. Verrà in panchina e mi aiuterà da lì. È una cosa terribile. Ma forse recuperiamo altri. Arriveremo a Dublino con la voglia di fare un’impresa che sarebbe straordinaria anche per l’Italia”. 

Battere il Bayer Leverkusen, però, non sarà semplice. La squadra di Xabi Alonso, infatti, in questa stagione non ha mai perso una partita ed è imbattuta da oltre 50 gare consecutive:

“Loro imbattuti? Ci penso, penso anche alla legge dei grandi numeri… Questo spiega il loro valore. Oltre 50 partite senza sconfitta, ma noi non abbiamo timore. Andremo a giocare con coraggio. L’Atalanta in grande condizione può mettere in difficoltà anche il Bayer”. 

Infine, Gasperini ha parlato del suo futuro, spiegando che deciderà se restare all’Atalanta o se cambiare squadra in base alla sfida più grande che gli verrà presentata:

Il mio futuro? Noi giochiamo mercoledì questa finale e poi dopo… la differenza per me è una cosa: la sfida. La sfida e di quanto sei credibile nelle scelte e nelle valutazioni. Questa è la cosa più importante. È ovvio che la Champions conquistata ha un valore enorme. Si lavora tanto per arrivarci, ma per me la cosa più importante è sempre la sfida. Adesso dobbiamo giocare una sfida contro il Bayer e dopo cercheremo di capire se Gasperini logora o non logora (ride, ndr)”. 

Le parole di Gotti

Dopo Gasperini, anche Luca Gotti ha parlato ai microfoni di Sky Sport. L’allenatore del Lecce ha parlato della salvezza raggiunta, spiegando però che festeggiare dopo una sconfitta non è bellissimo. Gotti ha poi elogiato il lavoro della sua società, che ha costruito una squadra giovane e con un grande futuro:

C’è una sensazione agrodolce, perché hai conquistato una cosa bella insieme a tutta questa gente ma se perdi non riesci a godertela del tutto… pur avendo perso contro una squadra forte e avendo giocato al massimo. Oggi abbiamo fatto giocare 7-8 ragazzi nati dopo il 2000 e siamo fieri di questo. Sono ragazzi forti e con futuro. Credo che in questa società siano stati particolarmente bravi a creare un percorso di questo tipo”.