Mancano due giornate al termine della stagione e l’Inter è pronta per l’ultimo match dell’anno in casa. Mister Inzaghi, al suo primo scudetto in carriera, affronterà il suo passato: a San Siro arriva la a Lazio. “Servirà una partita perfetta” ha detto Tudor in conferenza stampa, consapevole che nonostante gli nerazzurri abbiano già vinto, non regaleranno nulla ai biancocelesti. I capitolini però hanno bisogno di punti per l’Europa e venderanno cara la pelle. Per commentare Inter-Lazio, Cesar, doppio ex della sfida, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Inter-Lazio, Cesar a Tag24
L’Inter è pronta per affrontare l’ultima partita della stagione in casa. Sarà l’occasione per festeggiare ancora una volta lo scudetto, la seconda stella, e fare la passerella meritata davanti ai tifosi nerazzurri. L’appuntamento è a San Siro contro la Lazio, domenica 19 maggio con fischio d’inizio alle ore 18:00. La squadra di Inzaghi scenderà in campo per regalare ancora una gioia ai suoi tifosi, ma dall’altra parte quella di Tudor sa bene di non poter più lasciare punti per strada. Il passo falso fatto a Monza obbliga i biancocelesti a vincere a Milano, per provare a superare la Roma in classifica e sognare ancora un posto in Champions. Per commentare Inter-Lazio, Cesar, che nel corso della sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
L’Inter negli ultimi giorni ha goduto di un po’ di riposo, ma domani a San Siro ci sarà la festa. Questo può agevolare la Lazio, che potrebbe trovare una squadra distratta, oppure no?
“Sono punti di vista, ma sinceramente credo che proprio perché devono festeggiare, vorranno farlo con una vittoria. L’Inter è davvero forte, ha una grande identità di gioco. Faccio una battuta, speriamo di vedere in campo De Vrij, piuttosto che Acerbi, visto che ha un conto in sospeso con la Lazio e potrebbe fargli un regalo! Scherzo ovviamente. Non mi aspetto nulla, perché i nerazzurri sono fortissimi e vorranno giocare per vincere”.
Come vedi invece la Lazio?
“La Lazio la vedo bene e mi sembra che stia già lavorando per la prossima stagione. L’ingresso di Tudor mi è piaciuto molto e credo si potesse fare prima, ma ci vuole coraggio per prendere determinate decisioni. La società è stata sempre insicura, ci ha messo troppo e alla fine è stato Sarri a dare le sue dimissioni. Probabilmente il club ne faceva anche una questione economica, ma sarebbe davvero grave. La cosa importante è che adesso Tudor abbia preso in mano la squadra. Sta facendo scelte interessanti, soprattutto con Kamada, che ora sta facendo bene. Spero che l’Inter possa fare un piccolo regalo ai biancocelesti, ma la vedo davvero difficile”.
Per provare ad arrivare sopra la Roma, la Lazio ha un solo risultato utile e deve vincere contro l’Inter?
“Purtroppo questa è l’ultima spiaggia, perché si sono perse quelle precedenti. Andare a vincere contro i campioni d’Italia sarà difficilissimo e servirà una partita perfetta, anche perché i nerazzurri non hanno mai regalato niente a nessuno. La Lazio è in ritardo netto”.
La vittoria dello scudetto dimostra a tutti che Inzaghi è uno degli allenatori top in Italia?
“Non credo, Inzaghi non è uno degli allenatori top in Italia ma uno dei più forti in assoluto in Europa. È stato criticato, è vero, ma voi avete mai visto una luce spenta con i moscerini? Viene criticato chi può dare qualcosa, non chi non è in grado. È cresciuto e maturato tanto anche dal punto di vista della comunicazione, non si è mai lasciato andare e non ha mai risposto in maniera maleducata, neanche quando veniva attaccato. Si è messo al lavoro e ha risposto sul campo, dimostrando grande personalità. Poi è chiaro che quando non vinci le critiche arrivano, ma adesso ha portato a casa uno scudetto che i tifosi e la società aspettavano da tanto. Incredibile anche il modo in cui è arrivato, in un derby, in casa del Milan. Forse qualcuno si dimentica che un anno fa questa squadra è arrivata in finale di Champions”.
Da parte della Lazio ti aspetti un’estate di rivoluzione sul mercato?
“Possono succedere tante cose sul mercato, ma questa società purtroppo non ti dà certezze. Questa gestione non è mai stata stabile, con decisioni prese all’ultimo e spesso sbagliate. La gestione di Luis Alberto, con tutto quello che si è creato, è incomprensibile. Tudor adesso ho trovato un po’ di stabilità, motivo per cui rimpiango che la scelta sia stata fatta troppo tardi. Con qualche punto in più oggi la Lazio sarebbe in una posizione diversa. Vedremo se stavolta la dirigenza prenderà decisioni in maniera più veloce. Devono fare le cose fatte bene e piazzare qualche colpo in entrata, con giovani di prospettiva, e possono essere un valore aggiunto per questa rosa”.