Dopo quanto tempo diventa effettivo il cambio di residenza? Affinché diventi effettivo, il passaggio deve essere accertato da vigili. È molto importante, al fine di evitare che si tratti di un cambio fittizio.

Non si tratta di casi isolati. Spesso, si effettua il cambio di residenza proprio con il fine di approfittare di bonus e agevolazioni.

Al di là di questi escamotage, il Comune deve sempre effettuare i dovuti controlli prima di dare il via libera alla richiesta.

Tornando alla domanda, ovvero dopo quanto diventa effettivo, nel testo andiamo a vedere quali sono i passaggi e come viene completata l’istruttoria.

Come richiedere il cambio di residenza

Molti sono i casi che possono portare alla richiesta del cambio di residenza. La comunicazione obbligatoria a cui il cittadino deve attenersi ed è destinata all’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza.

Come si fa? Si deve presentare la domanda all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune, anche se la procedura in sé varia da Comune a Comune.

Dal 2022, è possibile cambiare residenza online, senza il bisogno di recarsi al Comune. La domanda si può fare sul sito ANPR: si tratta della banca dati accessibile a tutti e messa a disposizione dal Ministero dell’Interno.

Come cambiare residenza online? Si deve accedere al portale dell’Anagrafe nazionale, autenticarsi con le proprie credenziali digitali.

Una volta effettuato l’accesso, si deve selezionare “Residenza” e “Richiedi un cambio di residenza” e, poi, selezionare “Registra una dichiarazione”. In questa sezione, si può dichiarare una nuova residenza oppure completare la domanda, eventualmente, già compilata e lasciata in bozza.

Cos’è principio del tacito assenso

Il principio del tacito assenso prevede che, in determinate circostanze, ossia quando trascorrono 45 giorni dalla data di presentazione della domanda, non è necessaria la risposta del Comune per essere certi del buon esito della stessa.

L’iter del cambio di residenza che si applica per tutti i Comuni d’Italia viene descritto nella Legge n. 35/2012. Nella stessa legge viene normato anche il principio del tacito assenso del cambio di residenza.

Perché l’esito non viene comunicato

Capita spesso che si attende per molto tempo la comunicazione circa l’accoglimento o il respingimento della domanda del cambio di residenza.

Da una parte è bene precisare che le tempistiche sono variabili da Comune a Comune. Se non si riceve la risposta si è portati a pensare che la richiesta non sia stata ancora accolta. Di conseguenza, sui documenti si continua ad indicare il precedente indirizzo.

In questi casi, è bene non dimenticare il principio del tacito assenso di cui abbiamo parlato. Quindi, se l’esito non viene comunicato entro un certo termine dalla presentazione della domanda, allora la richiesta va considerata come accolta.

Dopo quanto tempo diventa effettivo il cambio di residenza

In base al provvedimento entrato in vigore nel 2012, le dichiarazioni di residenza vengono iscritte automaticamente dall’Ufficiale dell’anagrafe entro i 2 giorni lavorativi successivi dalla loro presentazione.

Quindi, dalla presentazione della domanda, scatta anche un altro termine. Entro i 45 giorni successivi, il Comune ha la possibilità di effettuare gli accertamenti e le verifiche per valutare la veridicità delle dichiarazioni.

Nel caso specifico del cambio di residenza, potrebbe effettuarsi un controllo da parte dei vigili proprio per verificare che, effettivamente, si risieda dove comunicato e che non si tratti di un cambio di residenza fittizio.

Il controllo può anche non avvenire e, come abbiamo già detto, ci sono anche Comuni che non comunicano neppure l’esito.

Per rispondere alla domanda, rifacciamoci al già citato principio del tacito assenso. Trascorso il termine dei 45 giorni, la dichiarazione di residenza è da considerarsi come accolta.