La proposta di legge avanzata ieri dal sentore della Lega Claudio Borghi al fine di eliminare la bandiera europea nelle sedi delle istituzioni italiane fa discutere anche a Bruxelles. Nella città delle istituzioni dell’Unione, a rispondere all’iniziativa dell’economista che incarna l’ala più antieuropea del Carroccio (tanto da considerarsi un fiero no-euro), è stato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer.

E’ davvero possibile togliere la bandiera dell’Europa nelle sedi delle istituzioni italiane come vuole la Lega? Il portavoce di Bruxelles: “La scelta è degli Stati membri”

Ieri, ai più, è sembrato paradossale che, in piena campagna elettorale per le elezioni Europee, il senatore leghista Claudio Borghi abbia depositato una proposta di legge per far ammainare le bandiere dell’Europa dalle sedi delle istituzioni italiane. “Basta il Tricolore”, ha ammonito l’uomo di Matteo Salvini. Ma anche i suoi alleati di Governo come Forza Italia si sono subito smarcati dalla proposta. Oggi, in ogni caso, della questione se ne è discusso a Bruxelles. Il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa, l’ha messa così:

“La bandiera dell’Ue sventola davanti a tutti gli edifici delle istituzioni e delle Agenzie dell’Ue, come è giusto che sia. Ma credo che spetti alla legge nazionale definirne l’uso. Sicuramente non commenteremo proposte specifiche sulle quali non ho comunque dettagli”.

Poi il rappresentante dell’Unione Europea ha precisato:

“Naturalmente, accogliamo con favore il fatto che le bandiere dell’Unione europea sventolino accanto alla bandiera nazionale. Ogni volta che lo è, è appropriato perché, in ogni caso, gli stati membri dell’Unione Europea sono, a tutti gli effetti, membri dell’Unione Europea. E quindi la bandiera dell’Unione Europea è anche la loro bandiera. Ma questa, comunque, non è una questione su cui legiferiamo qui a Bruxelles”.