Sembrava ci potesse essere un dietrofront clamoroso tra Bayern Monaco e Thomas Tuchel, invece il tecnico tedesco conferma l’addio con la società bavarese nonostante la dirigenza avesse valutato l’idea di confermarlo e di rinnovare il suo contratto.

Tuchel conferma l’addio al Bayern Monaco

Nessuna marcia indietro tra Tuchel e Bayern Monaco, l’incontro di ieri tra l’agente dell’allenatore e la dirigenza tedesca sembrava potesse portare ad un ribaltone ma le parti non hanno trovato l’accordo necessario a proseguire.

Così questa mattina Thomas Tuchel si è presentato per la sua ultima conferenza stampa in vista dell’ultima giornata di Bundesliga che si giocherà domani pomeriggio e dove i bavaresi affronteranno l’Hoffenheim alla PreZero Arena.

Durante la conferenza è stato lo stesso tecnico ad ammettere dell’incontro tra la società e il suo entourage, meeting che però non ha portato ad un’intesa e che di conseguenza ha confermato il divorzio come da programma:

“Questa è la mia ultima conferenza stampa da allenatore del Bayern Monaco. Ci sono stati dei contatti per vedere di continuare insieme ma non abbiamo raggiunto un accordo – e non dirò le ragioni – e dunque la decisione presa a febbraio rimane”.

Esito negativo nell’incontro tra dirigenza e agente del tecnico

Nelle ultime ore sembrava che il Bayern Monaco avesse cambiato idea su Tuchel: un’incredibile variazione di programma dovuta alla spinta da parte dei senatori della squadra che volevano ancora il tecnico sulla panchina bavarese.

Il divorzio sembrava ormai sicuro per una decisione presa a fronte di un periodo di forte crisi e mancanza di risultati. La società ha diramato un comunicato a fine febbraio dove ha spiegato la decisione concordata con il tecnico.

Le strade, dunque, erano pronte a separarsi a fine giugno con un divorzio che avrebbe sancito la fine di una stagione vissuta tra alti e bassi e, soprattutto, senza trofei: così tra l’allenatore e i giocatori è stato stipulato un patto per proseguire fino al termine della stagione.

Tuchel, però, durante questo percorso è riuscito a coinvolgere la squadra in un percorso da vera protagonista della Coppa dei Campioni e ha portato il Bayern fino alla semifinale contro il Real Madrid: uno scontro giocato a testa alta, seppur con evidenti limiti da parte dei tedeschi ma che ha risollevato lo spirito attorno al club.

In questo modo l’allenatore tedesco ha riconquistato l’ambiente e ha ridato fiducia a giocatori che sembravano ormai disillusi. Tanto che i senatori negli ultimi giorni hanno chiesto di poter continuare con il tecnico nonostante il divorzio comunicato.

Una richiesta che la società e la dirigenza avevano deciso di valutare ma che non ha portato ad un cambiamento: l’agente nella giornata di ieri si è presentato nella sede del Bayern Monaco e ha discusso del possibile proseguo per il suo assistito.

Le richieste del tecnico, però, hanno spaventato la società bavarese: sul piatto Tuchel ha chiesto un rinnovo fino al 2026, vista la sua scadenza nel 2025. Una richiesta necessaria mirata ad un progetto più ampio e ad una presa psicologica necessaria verso squadra e ambiente dopo averso perso qualsiasi tipo di credibilità.

Le alternative possibili, resta in piedi l’idea Flick

Tra i tanti candidati alla panchina bavarese l’idea che resiste di più, qualora Thomas Tuchel non dovesse accettare la proposta di permanenza da parte del Bayern Monaco, sarebbe quella di un ritorno per Hans Flick.

L’allenatore tedesco conosce bene l’ambiente, avendo allenato a Monaco per due stagioni dal 2019 al 2021, e potrebbe tornare con facilità visto che attualmente è svincolato e non ricopre alcun ruolo specifico.

Inoltre la società ha un buon ricordo dell’allenatore ex Ct della Germania, capace di portare una Champions League, una Supercoppa europea, due campionati, due DFB-Pokal e una Supercoppa tedesca: un bottino per niente male per un tecnico che è stato a Monaco solamente per due stagioni.

Flick è il candidato attualmente più valido dopo i no espliciti di Nagelsmann e Rangnick, entrambi Ct rispettivamente di Germania e Austria, e le dichiarazioni da parte dell’agente di Klopp che allontanano ogni tipo di nuova avventura a caldo dopo la fine di questa stagione e una forte volontà di vivere un anno sabbatico lontano dal calcio.

Tanti i nomi circolati nelle ultime settimane, da Conte a Mourinho fino a Garcia: resta, però, solida soltanto l’ipotesi dell’allenatore tedesco che certamente non avrebbe problemi a tornare in un club dove si è trovato bene e dove non ci sarebbero grosse difficoltà di comunicazione rispetto alle possibili alternative che avrebbero bisogno di un periodo di assestament.