Con l’obiettivo di promuovere l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego tra i giovani e incoraggiare la transizione verso settori green e digital, il Governo ha varato incentivi dedicati per il 2024.
Si tratta di misure rivolte a giovani con meno di 35 anni, ai quali viene offerto un sostegno finanziario per avviare un’impresa.
Nel testo, faremo una guida completa sugli incentivi autoimpiego green e digital 2024, elencando i requisiti per accedervi, come funzionano e come richiederli.
Cosa sono gli incentivi autoimpiego green e digital
Gli incentivi per l’autoimpiego green e digital sono stati istituiti dal Decreto Primo maggio 2024. Si tratta di aiuti rivolti ai giovani con meno di 35 anni che decidono di avviare un’impresa in Italia, nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025.
Gli aiuti prevedono di ottenere, in massimo tre anni:
- Un contributo economico per l’avvio dell’attività pari a 500 euro mensili riconosciuto dall’Inps;
- L’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro.
Si tratta, quindi, di incentivi che offrono un’opportunità unica ai giovani imprenditori interessati ad avviare un’attività imprenditoriale in Italia nei settori chiave della transizione ecologica e digitale o nello sviluppo di nuove tecnologie.
I criteri di qualificazione dell’impresa che, come abbiamo detto, deve essere green e digital saranno stabiliti da un Decreto interministeriale, in coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato 2021 – 2027, e con i contenuti e gli obiettivi del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021 – 2027.
A chi sono destinati e come funzionano
I destinatari degli incentivi sono i giovani imprenditori con meno di 35 anni d’età che hanno intenzione di avviare un’impresa.
Per quanto riguarda il funzionamento degli aiuti, dobbiamo fare una differenziazione. Nel caso del contributo per l’attività, pari a 500 euro mensili, deve essere richiesto all’Inps. La sua durata è di tre anni e non può essere riconosciuto oltre il 31 dicembre 2028.
Il contributo viene erogato anticipatamente dall’Inps e liquidato ogni anno per i mesi interessati allo svolgimento dell’attività. Inoltre, non concorre alla formazione del reddito.
Invece, nel caso dell’esonero al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, si tratta di uno sgravio riconosciuto per ogni nuovo lavoratore assunto con meno di 35 anni d’età. Il limite massimo è pari a 800 euro mensili per ciascun lavoratore assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025. Al pari del contributo, ha una durata massima di tre anni e termina il 31 dicembre 2028.
Cosa non rientra nello sgravio ed esclusioni
Ci riferiamo solo all’esonero contributivo. In base al Decreto:
- Non rientrano i contributi per le prestazioni pensionistiche a carico del dipendente oltre ai premi e ai contributi Inail;
- Non si applica ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato;
- Nella determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2028, si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando gli incentivi 2024;
- Non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente.
Come ottenerli e quando arrivano
Ancora non si sa come richiedere gli incentivi autoimpiego green e digital. Molto probabilmente, sarà necessario presentare una domanda.
In ogni caso, le modalità saranno definite con un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR.
Quando arrivano gli incentivi? Dovrebbero essere operativi, presumibilmente, entro la fine 2024.