Il prossimo 27 maggio tornerà (H) Emicrania Open Day in molti ospedali italiani. Una giornata che prevede una serie di servizi gratuiti per i pazienti come: visite neurologiche, consulenze, esami relativi a questa specifica problematica se già conosciuta o per chi ha sintomi che potrebbero ricondurre a questa diagnosi. Per aderire occorre prenotare in anticipo la prestazione nella struttura scelta. Vediamo come fare.

Emicrania Open Day 27 maggio 2024

(H) Emicrania Open Day è il nome dell’iniziativa che si svolgerà nell’ambito della “settimana del mal di testa“, il 27 maggio 2024 nei moltissimi ospedali italiani che aderiranno. Arrivata alla seconda edizione, questa giornata coinvolgerà specialisti e pazienti che potranno offrire prestazioni mediche o usufruire di visite ed esami gratuiti specifici per questo tipo di patologia.

Oltre ai servizi clinico diagnostici saranno offerti anche test di valutazione e materiale informativo sul problema, sulla possibile prevenzione, sulle cause e sulle nuove opzioni terapeutiche.

L’evento è stato ideato e promosso dalla Fondazione Onda che è l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e si terrà negli ospedali che hanno già il “Bollino Rosa“. Cioè le strutture che offrono percorsi specifici, di cura e prevenzione dedicati alle donne.

Come prenotare la visita gratuita

In molti ospedali tra quelli che sono nella lista che si può consultare sul sito ufficiale dell’iniziativa Emicrania Open Day, nel portale https://iniziative.bollinirosa.it/ saranno offerti servizi gratuiti come esami e visite.

Queste prestazioni però necessitano di prenotazione preventiva che può essere fatta direttamente online inserendo i dati dopo aver scelto l’ospedale di proprio interesse. Il servizio è aperto dal 15 maggio e, a seconda delle regioni e delle aziende sanitarie, può anche essere prenotato tramite telefono.

Inoltre saranno presenti punti informativi che distribuiranno test di valutazione gratuiti per capire se è opportuno approfondire con ulteriori indagini in caso di sintomi sospetti.

L’importanza della diagnosi precoce

L’emicrania è una patologia che colpisce molto più frequentemente le donne rispetto agli uomini. In media tre volte maggiore. In tutto il mondo ne soffre circa il 12% della popolazione ed è un problema che spesso viene sottovalutato dai medici e per il paziente diventa particolarmente invalidante. Con ripercussioni sulla vita sociale e lavorativa.

Per questo è di grande importanza la diagnosi esatta e precoce. Perchè in questo modo i pazienti possono accedere con più facilità ai trattamenti cercando di stabilizzare la progressione della malattia. Altrimenti, si corre il rischio che l’emicrania diventi cronica, con il conseguente abuso di farmaci analgesici e sintomi che diventano sempre più invasivi.

Comportando anche un enorme costo per il servizio sanitario. Fino a limitare le normali attività quotidiane. È stata riconosciuta a livello mondiale come la terza malattia più frequente e la seconda tra quelle più disabilitanti. Il riconoscimento precoce della patologia quindi, permette un accesso alle cure adeguate e personalizzate tempestivo, migliorando la qualità della vita.

Come prevenire l’emicrania?

L’emicrania si può prevenire? Questa è una tra le domande più frequenti che molti pazienti fanno agli specialisti neurologi in sede di diagnosi. In realtà non si tratta di una patologia facile da prevenire. Soprattutto perchè ogni attacco è scatenato da alcuni fattori che possono cambiare da persona a persona.

Quindi quello che si può fare, una volta che si sa di essere a rischio, è eliminare alcune abitudini o cause che possono contribuire alla comparsa di un nuovo episodio doloroso. Tra i fattori più frequentemente scatenanti ci sono soprattutto gli stimoli esterni.

Come rumori e luci forti, o anche lo stress e l’ansia. In moltissimi pazienti, questo problema è un sintomo secondario di squlibri ormonali. Nelle donne soprattutto, che sono più soggette a soffrire di questa patologia, più del 50% ha affermato che l’emicrania è correlata al ciclo mestruale. Cioè che il mal di testa si verifica più frequentemente nei primi giorni, quando il calo di estrogeni è maggiore.