Com’è giusto che sia si alza la competitività nei playoff NBA e man mano che la serie diventa decisiva, il livello diventa sempre più alto. Infatti è ciò che è successo a Minnesota e a Anthony Edwards che in gara 6 hanno dominato su Denver. I Timberwolves alla fine hanno vinto di 45 punti di distacco facendo capire che l’obiettivo sono le semifinali. Comunque gara 7 sarà a Denver e il fattore campo potrebbe risultare decisivo. C’è da dire però che in questa serie lo è stato ben poco dato che le vittorie all’inizio sono arrivate fuori casa per entrambe. Dall’altra parte poi c’è Dallas contro Oklahoma con i Mavs in vantaggio 3-2. Boston, invece, nell’altro lato del tabellone, aspetta una tra Indiana e Knicks.
Denver-Minnesota, Edwards decisivo
Se vinci di 45 punti di scarto e davanti hai i Denver Nuggets campioni in carica, non è un caso. Sai di essere forte e sei consapevole delle tue qualità, soprattutto difensive. Si tratta peraltro del margine più ampio subito ai playoff da una squadra campione in carica. Minnesota ha infatti vinto proprio dietro concedendo “solo” 70 punti a Jokic e compagni. 20 a 0 il parziale del primo quarto, 13 a 0 nel secondo e 24 a 0 nell’ultimo. Benissimo poi la difesa su Murray che ha messo a segno 4 tiri su 18 tentati. I Nuggets erano addirittura andati in vantaggio 9-2, poi la rimonta ampia di Minnesota con il +50 toccato in un frangente. In totale nell’ultimo quarto, poi, Denver ha segnato 9 punti e la percentuale di realizzazione al tiro è stata del 30%. Solo 19% da tre punti a dimostrazione del grande lavoro di Towns, McDaniels, Gobert, Reid e Edwards principalmente. Dopo gara 5, peraltro, a dimostrazione della personalità e della sicurezza che ha Antman, allo spogliatoio di Denver aveva detto:
“Sanno che ero lì. Ci vediamo in gara 7, figli di put***a”.
Certamente vero che i media hanno iniziato a parlare tanto di Edwards e che sono anche stati fatti dei paragoni con dei grandissimi, ma quello che sta dimostrando in questi playoff NBA il numero 5 di Minnesota è sicuramente qualcosa di straordinario a soli 22 anni.
I risultati di Denver-Minnesota
Le difficoltà al tiro e in generale nella partita di Denver sono testimoniate dai numeri dei loro giocatori migliori. 22 punti, 9 rimbalzi, 2 assist e 3 palle perse per Nikola Jokic che non è riuscito a incidere come al suo solito. In conferenza stampa per sdrammatizzare ha poi detto:
“A un certo punto eravamo sopra 9-2, non si stava mettendo bene per loro”.
Il serbo peraltro in questa serie è primo per punti (169), rimbalzi (61), assist (48), stoppate (11) e palle rubate (6). A dimostrazione del fatto che limitandolo, si nega a Denver la principale fonte offensiva. Per il resto 12 punti, 8 rimbalzi e 4 assist di Gordon e 10 punti, 2 rimbalzi e 5 assist di Jamal Murray. Per Minnesota sono in 5 in doppia cifra: 27 punti, 4 rimbalzi e 4 assist di Anthony Edwards; 21 punti, 4 rimbalzi e 1 assist per McDaniels, 13 punti, 4 rimbalzi e 5 assist di Conley, 10 punti, 13 rimbalzi, 5 assist per Towns e 10 punti, 11 rimbalzi e 1 assist dalla panchina per Reid.