Torna alla vittoria Julian Alaphilippe: il due volte campione del mondo di ciclismo su strada si è imposto nella frazione di Fano, la dodicesima del Giro d’Italia, alzando le braccia al cielo dopo un’intera giornata in fuga. L’azione decisiva è nata a circa 125 km dal traguardo, quando il corridore francese, che era già all’interno di una fuga parecchio nutrita, è riuscito ad andare via insieme a Mirco Maestri. Sull’ultimo muro, il corridore della Soudal Quick Step ha superato l’italiano della Polti-Kometa e si è imposto in solitaria dopo quasi un anno dal suo ultimo trionfo, ottenuto a giugno 2023 al Giro del Delfinato.

Alaphilippe ritrova il sorriso al Giro d’Italia

La tappa che ha portato il gruppo da Martinsicuro a Fano ha visto fin dai primi chilometri andar via una fuga davvero molto nutrita. In testa si sono portati Filippo Ganna e Jhonatan Narvaez (INEOS Grenadiers), Tobias Bayer e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Ewen Costiou e Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Christian Scaroni e Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Ruben Fernandez e Benjamin Thomas (Cofidis), Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R), Mikkel Honoré e Michael Valgren (EF Education-EasyPost), Laurence Pithie e Cyril Barthe (Groupama-FDJ), Lilian Calmejane e Dion Smith (Intermarché-Wanty), Simon Clarke (Israel-Premier Tech), Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), Nairo Quintana e Pelayo Sanchez (Movistar), Julian Alaphilippe, Jan Hirt e Mauri Vansevenant (Soudal-Quick Step), Gijs Leemreize e Kevin Vermaerke (fsm-firmenich PostNL), Michael Hepburn e Luka Mezgec (Jayco AlUla), Davide Piganzoli e Micro Maestri (Polti-Kometa), Edoardo Affini e Attila Valter (Visma | Lease a Bike), Matteo Trentin e Alexander Kamp (Tudor), Rui Oliveira (UAE Emirates), Domenico Pozzovivo e Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizane), Jasha Sütterlin (Bahrain Victorious).

Giro d’Italia 2024, il ritorno di Alaphilippe

L’azione decisiva nasce a poco più di 100 km al traguardo, con Alaphilippe che va via insieme a Mirco Maestri. Sembra un’azione avventata, partita forse troppo presto, invece nessuno da dietro riesce a riprendere più il duo, che regala spettacolo sulle colline marchigiane, caratterizzate da strappi molto intensi anche se non molto lunghi. Sull’ultimo muro, Alaphilippe ha un ritmo troppo alto per Maestri: il francese riesce così ad involarsi tutto solo verso il traguardo, cancellando con una vittoria tutte le polemiche che lo hanno travolto nell’ultimo periodo, anche per ciò che riguarda la sua vita privata. Il francese era stato infatti accusato dal suo team manager, Patrick Lefevere, di darsi troppo all’alcool e non fare la vita del corridore. Le parole del manager belga avevano toccato anche la compagna di Alaphilippe, la direttrice del Tour de France Femmes, Marion Rousse. Alle polemiche, il due volte campione del mondo non ha mai risposto direttamente, ma ha sempre cercato di fare il massimo per vincere.

La fuga con Maestri

Bellissimi sono stati i complimenti di Julian Alaphilippe, esordiente al Giro d’Italia, a Mirco Maestri, il quale aveva a sua volta affermato che restare tutto il giorno in fuga con il suo idolo vale come una vittoria.

“Ricorderò per sempre questo giorno, è stata una bella vittoria. Chapeau a Maestri perchè ha collaborato con me andando sempre a tutto gas: io ho vinto ma lui è stato forte quasi quanto me, quindi mi ricorderò sempre di questo. Senza la nostra perfetta collaborazione sarebbe stato difficile vincere. Quando sono scattato il mio direttore sportivo Davide Bramati mi ha detto di farmi riprendere, ma io sapevo di stare bene e ho insistito. Le polemiche con Lefevere? Oggi ci godiamo tutti la vittoria. Nel ciclismo servono pazienza e resilienza: ho avuto un calo, non si può essere sempre al top”.

Resta tutto invariato in classifica generale: nel finale di tappa, la Bahrain-Victorious di Antonio Tiberi ha scandito un ritmo molto alto, ma alla fine Tadej Pogacar è riuscito a conservare la maglia rosa senza grossi problemi. Domani ci sarà una tappa pianeggiante, la Riccione-Cento (179 km).