Cos’è il Blocco Omega? Non accennano a placarsi le precipitazioni piovose nel Nord Italia. Ad essere flagellata dal maltempo in queste ore è soprattutto la Lombardia, nella quale si contano diverse zone alluvionate.
Solo in questa regione infatti nelle ultime 15 ore si è verificata una caduta di pioggia pari a quella prevista statisticamente per tutto il mese di maggio.
Un evento davvero eccezionale che localmente ha addirittura toccato picchi di oltre 120 mm di acqua piovana. In particolare le aree più colpite sono state le province di Lodi, Monza e Brianza, Varese e Milano.
Lo stesso fenomeno atmosferico sta però imperversando anche su Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con violenti nubifragi e addirittura grandinate.
Tutto ciò è causato dallo scontro di zone atmosferiche a differente pressione e dalla loro stazionarietà sulle nostre latitudini. Scientificamente questo fenomeno è noto come Blocco Omega.
Ecco più nel dettaglio come si forma e perché causa così tanta pioggia incessante.
Cos’è il Blocco Omega: l’origine del nome
Il Blocco Omega prende il proprio nome semplicemente dalla forma con cui le masse di alta e bassa pressione atmosferica vanno a scontrarsi tra loro. Più nello specifico questa condizione si ottiene quando un grande anticiclone centrale viene affiancato da due basse pressioni.
L’elaborazione di questa immagine mostra porzioni stazionarie “a cresta” di ampiezza elevata tali da ricordare esattamente la lettera greca “omega”.
Si parla poi di blocco atmosferico poiché, in determinate condizioni di pressione, la normale propagazione delle perturbazioni verso oriente è ostacolata da un forte e persistente flusso anticiclonico.
Considerando quanto sta accadendo in questi giorni a fare da blocco è di fatto l’anticiclone presente sulla Scandinavia.
Ai suoi due lati si sono scontrate due perturbazioni. Il meccanismo complessivo ha pertanto causato la persistenza di maltempo per così tante ore sul Nord Italia.
Come si forma
La forma così insolita è provocata da una zona di alta pressione che copre una latitudine così ampia da impedire il passaggio di flusso d’aria da ovest a est.
La porzione al di sotto del blocco è contraddistinta da un clima secco e vento leggero che può durare per un periodo esteso. Nelle zone invece di depressione del fenomeno, ovvero su entrambi i lati del Blocco Omega, le condizioni meteorologiche sono costantemente nuvolose e caratterizzate da piogge abbondanti.
In Europa, generalmente trattandosi di perturbazioni provenienti dall’oceano Atlantico, le correnti portano condizioni di instabilità ma temperature miti.
Uno dei vantaggi del Blocco Omega è che, perdurando le condizioni di stazionarietà, è possibile ottenere previsioni meteorologiche e quindi individuare le aree che saranno dominate da tempo secco o piovoso per diversi giorni.
Cosa dobbiamo aspettarci da questo fenomeno
In presenza di un Blocco Omega il meteo può rimanere inalterato per diversi giorni. La situazione è però decisamente differente se si considerano le zone ad alta pressione piuttosto che quelle a bassa.
Nelle aree anticicloniche il clima è soleggiato e stabile. Nelle zone a bassa pressione invece si possono verificare intensi cambiamenti termici, con precipitazioni intense e costanti.
Riferendoci alla situazione attuale la bassa pressione posizionata tra Regno Unito e Francia assorbe energia e acquisisce umidità dalle latitudini subtropicali. Ciò alimenta le nubi e di conseguenza intensifica le piogge.
Il Blocco Omega inoltre sta favorendo la discesa di flusso di aria artica proveniente dalla Scandinavia con l’effetto di temperature molto fredde in Russia.
Il meccanismo di innesco di un Blocco Omega era ritenuto un evento piuttosto insolito alle nostre latitudini, ma negli ultimi anni il clima sta modificando le proprie abitudini con fenomeni atmosferici sempre più estremi. Già lo scorso anno infatti avevamo assistito a temperature più fredde della media durante la primavera e una seguente fase di maltempo prolungato.