Maurizio Landini non fa mancare il suo sostegno al sit in dell’Usigrai. Il segretario della CGIL partecipa al alla manifestazione davanti alla sede Rai di viale Mazzini a Roma, che ha preso vita giovedì 16 maggio 2024.

Tag24 lo ha raggiunto, grazie ai microfoni di Thomas Cardinali, e subito arriva la scoccata su quanto sia importante lottare contro “un governo che dice in modo esplicito che bisogna cambiare la nostra Costituzione” e sostenere una “battaglia che è di tutti, non solo di chi lavora in Rai”.

Poi le voci del presidente Odg Guido D’Ubaldo, della presidente dell’European Federarion Journalist, Renate Schroeder, e della celebre attrice Monica Guerritore.

Sit in Usigrai, Landini (CGIL): “Non è solo una battaglia di chi lavora in Rai” | VIDEO

La presenza e la vicinanza del sindacato CGIL accanto all’Usigrai è un elemento fondamentale. Una scelta per dire no alla censura e difendere la libertà di informazione. Il segretario Maurizio Landini spiega così la sua decisione di unirsi al sit in di Usigrai a Roma:

“La libertà di informazione non è un tema solo di chi lavora alla Rai. La libertà di informazione è un elemento che sancisce o no se siamo o meno un Paese democratico, accanto al diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute. Quello che sta succedendo non è solo un problema di Usigrai, riguarda tutto il Paese.

Quando si arrivano a censurare tutte le persone, o quando c’è in atto un disegno che punta a concentrare gli organi di informazione in mano a pochi, quando si nasconde la verità, quando un servizio pubblico non racconta quello che avviene, ma descrive una realtà diversa, è chiaro che c’è un disegno dietro”.

Poi continua dritto contro le scelte del Governo:

“Se poi chi è al governo dice in modo esplicito che bisogna cambiare la nostra Costituzione, con autonomia indifferenziata, premierato, quando nei fatti viene messo in discussione il ruolo dei corpi intermedi a partire dal sindacato, dal diritto al lavoro, è chiaro che è una situazione che dobbiamo contrastare. Non è una battaglia solo di Usigrai, riguarda la difesa dei principi e dei valori della nostra Costituzione”.

Le voci al sit in Usigrai: Guido D’Ubaldo, Renate Schroeder e Monica Guerritore | VIDEO

Tutti in piazza per dire no alla censura, presenti per “dire no alla legge bavaglio”, così afferma il presidente dell’Ordine dei Giornalisti (Odg), Guido D’Ubaldo:

“Siamo qui per dire no alla legge bavaglio, no al carcere per i giornalisti. Proprio in questi giorni è stato condannato un collega ad 8 mesi. Bisogna ribadire la libertà dell’informazione e dell’autonomia del servizio pubblico, qualsiasi sia l’orientamento sindacale dei colleghi”.

Poi la presidente dell’European Federation Journalist, Renate Schroeder

“Siamo qui oggi per il controllo della Rai in quanto televisione pubblica: il peso dello Stato si da sentire molto. Poi anche per al questione dell’Agi, c’è un conflitto di interesse enorme, per via di un politico del Governo che sembra voglia comprarla”.

Anche l’attrice Monica Guerritore

“Tutti abbiamo assistito a quello che è successo allo scrittore Antonio Scurati, a Serena Bertone. Sappiamo esattamente quale è il senso di questo sciopero. La manovra che ha accerchiato la Rai, il clima che si respira negli uffici e nelle redazioni, ha fatto sì che alcuni giornalisti abbiano deciso di mettersi gli uni contro gli altri. La social catena di Leopardi è l’unica cosa che tiene insieme le persone

Scopri l’intervista esclusiva di Tag24 al sindacato Unirai sullo sciopero dei giornalisti.