Bastano appena 4 minuti alla Juventus per sbloccare il match con l’Atalanta. Il gol che fa impazzire di gioia buona parte dello stadio Olimpico è firmato Vlahovic e regala la Coppa ai bianconeri. Come sarà valutata adesso la stagione della Vecchia Signora? L’obiettivo dichiarato era quello di tornare in Champions, la squadra lo ha già centrato e ora con il trofeo completa l’anno. Ma che succederà adesso con Massimiliano Allegri? Il nervosimo ieri era tangibile, nonostante i festeggiamenti. Per commentare la vittoria dei bianconeri in Coppa Italia, nel match Atalanta-Juventus, Aldo Serena, che ha vestito anche la maglia bianconera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Coppa Italia, Atalanta-Juventus, Serena a Tag24
E’ proprio quando sembra non avere più forze che la Juventus rinasce. Lo ha fatto ancora una volta ieri sera, battendo l’Atalanta e alzando al cielo la Coppa Italia. Il clima in casa Juve non è sereno e la reazione di Allegri, in campo durante il match, poi nei confronti di Giuntoli, e infine verso il direttore Vaciago, ne è l’esempio. Quel che conta però è vincere e dopo un momento complicato, brutte prestazioni, risultati discutibili e contestazione, serviva una grande gioia. Ai bianconeri basta il gol di Vlahovic per chiudere all’angolo la Dea e trionfare. Con la qualificazione Champions centrata e la Coppa a Torino, adesso il club dovrà definire con chiarezza il futuro, a partire dall’allenatore. Per commentare la vittoria dei bianconeri in Coppa Italia, nel match Atalanta-Juventus, Aldo Serena, che ha vestito la maglia bianconera per 2 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo alla Juventus torna a casa con la Coppa Italia: è rimasto sorpreso da questo risultato?
“L’Atalanta sta facendo una stagione unica e probabilmente irripetibile, però sapevo che la Juventus avrebbe potuto approfittare di una serata di calo, soprattutto sotto il profilo atletico. La Dea sta giocando ormai da mesi ogni tre giorni ed è normale che non riesca a mantenere sempre lo stesso livello. Aveva già avuto dei deficit anche a Salerno, nel primo tempo. È chiaro che la miglior Atalanta avrebbe potuto battere semplicemente questa Juventus, ma così non è stato. D’altro canto i bianconeri hanno messo in campo la loro formula migliore. Ho visto una squadra che non ha concesso nulla, che ha chiuso tutti i varchi, che ha lavorato di insieme e con grande puntiglio. Tra l’altro ieri sera ho visto un Vlahovic in forma strepitosa e questo fa la differenza”.
È un Atalanta che ora deve concentrare tutte le sue forze sull’Europa League. Li può fare qualcosa di diverso?
“Beh direi proprio di sì, soprattutto grazie al rientro di Scamacca. Vedremo se riuscirà a rientrare Kolasinac e quale sarà l’entità dell’infortunio di De Roon che ieri è uscito in lacrime. Holm è un altro che ha contribuito molto ai successi bergamaschi in questa stagione. Qualche assenza importante ci sarà, ma mi auguro che la Dea possa riuscire a portare a casa l’Europa League, anche se dovrà affrontare una squadra di primo livello. Il Bayer Leverkusen ha lasciato indietro in campionato sia il Bayern Monaco che il Dortmund, semifinaliste entrambe in Champions. Sarà sicuramente tosta”.
Nella vittoria della Juventus emerge però tutto il nervosismo di Massimiliano Allegri. Il ciclo ormai è evidentemente finito?
“Mi sembra che le sue manifestazioni siano state di grande rabbia, per quel che mi riguarda ingiustificata. Lui rimarrà nella storia della Juventus per quel che ha fatto e per i successi che ha ottenuto, per i tanti anni in cui hai avuto un grande rapporto con i giocatori e con l’ambiente. Le storie sportive però non sono infinite. Il suo è stato un cammino bianconero luminoso, ma nell’ultimo periodo molto meno, sia sotto il profilo dei risultati che del gioco. Dall’alto della sua esperienza, visto che parliamo di un allenatore che ha alle spalle tanti campionati, poteva avere un atteggiamento più sobrio”.
Nel rapporto tra lui e Giuntoli emerge un po’ anche la risposta alla stagione deludente della Juventus?
“Non credo, perché un conto è l’aspetto sportivo e un conto sono i rapporti tra le persone. In questo caso però devo dire che Allegri ha perso un’occasione importante per uscire all’esterno in un certo modo. Lascia con una vittoria, ma non in stile Juventus”.
La Juventus ha raggiunto la Champions e ha vinto la Coppa Italia, adesso cambia la valutazione rispetto alla stagione bianconera?
“La Juventus deve essere ambiziosa e deve sempre guardare ai traguardi più alti. Sicuramente è stata una stagione di passaggio, perché ci sono stati degli innesti nuovi. Iling Junior ieri ha fatto una gran partita, Yildiz è un altro molto interessante, Miretti quando è entrato ha fatto bene e Cambiaso è diventato già una certezza. È stata messa in atto una politica sui giovani che hanno caratteristiche positive e con cui lavorare. C’è un impianto dignitoso su cui adesso Giuntoli dovrà mettere mano”.