La maledizione della Coppa Italia colpisce ancora la Dea che, per la terza volta, in 5 anni, deve arrendersi in finale. La Juventus sblocca il match al 4′ con il gol di Vlahovic e i bergamaschi non riescono mai a rimettere la gara sulla retta via. L’Atalanta crea, ma senza mai essere davvero pericolosa. Evidentemente anche l’assenza di Scamacca si fa sentire. La delusione però dovrà essere presto archiviata perchè la prossima settimana i nerazzurri dovranno giocarsi la finale di Europa League. Intanto per commentare la finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus, Eligio Nicolini, che nella sua carriera ha vissuto 5 anni con la maglia della Dea, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Coppa Italia, Atalanta-Juventus, Nicolini a Tag24

Tra le due squadre viste nello scorso weekend di campionato sembrava non esserci storia, e invece ancora una volta la Juventus dimostra di avere più vite dei gatti e con un gol segnato al quarto minuto batte l’Atalanta e alza al cielo la Coppa Italia. Niente da fare per Gasperini, sconfitto per la terza volta consecutiva in finale. Che i nerazzurri fossero già con la testa a Dublino? Difficile preparare due finali in una settimana, sia dal punto di vista fisico che mentale, ma adesso sarà fondamentale fare tesoro di ciò che non ha funzionato ieri ed evitare di ripetere gli stessi errori contro il Bayer Leverkusen all’ultimo atto di Europa League. Per commentare la finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus, Eligio Nicolini, che nella sua carriera ha vissuto 5 anni con la maglia della Dea, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

L’Atalanta in Coppa Italia ha una maledizione, anche se questa volta partiva quasi favorita. Cosa è successo ieri con la Juventus?

“E’ stata una partita anomala. Si sapeva che la Juventus giocando a tutto campo, uno contro uno, sarebbe andata in difficoltà e quindi Allegri ha fatto bene a giocarsela in maniera diversa. Non ha lasciato spazio all’Atalanta, che ha calciatori di grande qualità e così li ha messi in difficoltà. In 90 minuti, se consideriamo sia una squadra che l’altra, avranno creato forse tre o quattro occasioni da gol. Mi sembra un po’ pochino per una finale”.

Il gol al quarto minuto ha messo la Juventus, a cui è poi è difficile segnare, nella miglior condizione possibile?

“Sicuramente sì, quella è stata l’ulteriore conferma che si trattava di una partita anomala. Durante tutta la gara abbiamo visto pochissime occasioni e qualche ripartenza della Juventus. Allegri sa benissimo che in questo momento l’Atalanta è nettamente superiore”.

È un’Atalanta che adesso non dovrà farsi distrarre e pensare subito alla prossima finale, in Europa League. La delusione di ieri può influire?

“Sinceramente non penso, perché si tratterà di una partita totalmente diversa. Il Bayer Leverkusen giocherà per trovare il gol, in maniera molto più aperta e come sono abituati a fare in Europa. Non c’è il ritorno, è una partita secca e per forza di cose dovranno mettere sul piatto più occasioni, voglia di attaccare e tanta attenzione. Di conseguenza anche l’Atalanta, giocando a tutto campo come credo che farà Gasperini, potrà fare molto, molto bene. Mi aspetto una partita con tante occasioni”.

A proposito di occasioni create e non capitalizzate, quanto è mancato Scamacca nel match di ieri contro la Juventus?

“Probabilmente se l’Atalanta avesse avuto Scamacca nella serata di ieri, avrebbe potuto creare qualcosina in più, restando nell’area di rigore avversaria. Però resta il fatto che giocando in questo modo, sarebbe andato in difficoltà anche lui. Ieri nell’area juventina avrebbe fatto fatica a chiunque. Probabilmente a livello fisico Bremer, Danilo e Gatti avrebbero però faticato un pochino di più”.

De Roon è uscito infortunato, questo la preoccupa in vista del match con il Bayern Leverkusen?

“Sinceramente non conosco ancora l’entità dell’infortunio e non so se ci sarà o meno la prossima settimana. Resta il fatto però che De Roon non è uno che determina la partita, anche se può aiutare la sua squadra dal punto di vista tattico. Contro il Bayer Leverkusen sarà più che altro una questione di voglia e di aggressività e come ho già detto mi aspetto una partita completamente diversa rispetto a quella che abbiamo visto ieri. De Roon ha caratteristiche più difensive, ma ci sono parecchi calciatori all’interno di questa squadra che possono ricoprire quel ruolo, secondo le richieste di Gasperini”.

A fine anno si parla sempre della possibilità che Gasperini possa lasciare l’Atalanta. Con un’eventuale vittoria il suo ciclo potrebbe finire?

“Gasperini è un surplus per quel che riguarda Bergamo e non solo come allenatore. Anche quando ci sono state delle difficoltà, si è caricato sulle spalle tutte le responsabilità. I tifosi non si sono mai lamentati di lui, anche perché non ce n’è mai stata occasione. Secondo me o rimane a Bergamo, con l’idea di fare ancora almeno un paio d’anni, oppure andrà all’estero. In Italia ormai lo conoscono e credo sia difficile, con la sua mentalità, ripartire da zero con una squadra nuova e con una dirigenza che non lo lascia lavorare come hanno fatto all’Atalanta. Credo che la Juventus e il Milan abbiano già deciso. C’è l’ipotesi Napoli, ma lì andrebbe ricostruito tutto da capo. All’estero invece lo vedrei bene, con ragazzi che hanno voglia e che non lo conoscono in modo profondo. Sono sicuro che potrebbe fare molto bene”.