Il bonus fino a 400€ per anziani e disabili rappresenta un’integrazione mensile erogata dall’INPS a favore di pensionati e cittadini con invalidità civile, sordomutismo e cecità civile, titolari di assegni di invalidità pensionabile e titolari di pensioni di indennità. Per richiedere il bonus è necessario raggiungere una certa età anagrafica e non solo. Vediamo insieme come funziona il bonus fino a 400€ per anziani e disabili.

Bonus fino a 400€ per anziani e disabili

 Per alcune tipologie di trattamenti previdenziali con natura assistenziale, come ad esempio l’invalidità civile, l’assegno sociale e le pensioni minime, i beneficiari hanno diritto a un incentivo fino a 400 euro che si aggiunge al trattamento e alla tredicesima. L’importo massimo del bonus riconosciuto dall’INPS a favore di anziani e disabili permette loro di percepire un trattamento fino all’importo soglia massimo pari a 735 euro al mese.

Si tratta dell’applicazione di una disposizione normativa contenuta nell’articolo 38 della legge 448/2001, ovvero dell’incremento al milione. Pertanto, la maggiorazione sociale viene applicata sui trattamenti economici minimi, sulla pensione di invalidità, nonché a favore dei beneficiari dell’assegno sociale ex pensione sociale. L’obiettivo della norma resta quello di portare i suddetti trattamenti sotto il valore del milione delle vecchie lire.

Per questo motivo, nel corso degli anni sono stati applicati diversi adeguamenti in base al trattamento minimo vitale soggetto a rivalutazione annuale.

Tuttavia, è anche vero che per ottenere un incremento fino a 5.200 euro all’anno è indispensabile soddisfare specifici requisiti anagrafici e reddituali.

Chi può richiedere il bonus nel 2024?

 Come riportato da money.it, il bonus fino a 400€ per anziani e disabili viene riconosciuto a coloro che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Pensionati che compiono 70 anni: questa frase è corretta.
  • Pensionati che compiono 65 anni di età, se ai 70 anni viene applicata la riduzione di 1 anno ogni 5 di contributi, entro un periodo massimo di 5 anni: questa frase è un po’ complessa e potrebbe essere riformulata per essere più chiara. Ad esempio: “Pensionati che compiono 65 anni di età e che possono beneficiare di una riduzione di 1 anno di età per ogni 5 anni di contributi versati, fino a un massimo di 5 anni”.
  • Pensionati di invalidità totale, ciechi civili e sordomuti, nonché titolari di pensione di inabilità secondo le disposizioni normative contenute nell’articolo 15 del decreto-legge n. 104 del 2020, che recepisce le indicazioni della Corte Costituzionale con la sentenza n. 152 del 2020: questa frase è corretta, ma potrebbe essere leggermente semplificata. Ad esempio: “Invalidi civili totali, ciechi civili, sordomuti e titolari di pensione di inabilità ai sensi dell’articolo 15 del decreto-legge n. 104 del 2020”.
  • Fruitori dell’ex pensione sociale, ovvero coloro che compiono 70 anni di età e percepiscono l’assegno sociale: questa frase è corretta.

Quale reddito permette il rilascio del bonus fino a 400 euro?

 Come detto, il beneficio economico viene riconosciuto in presenza di requisiti anagrafici e reddituali. Visto il requisito anagrafico, non ci resta che verificare l’importo soglia reddituale che dà diritto al bonus fino a 400€ per anziani e disabili.

È importante notare che l’accesso al beneficio è condizionato dalla presenza di un reddito individuale fino a 9.555,65 euro, mentre se coniugale l’importo soglia non deve superare i 16.502,98 euro.

Tuttavia, secondo il principio normativo contenuto nell’incremento al milione, non è possibile ottenere un aumento che permetta di superare il limite reddituale. Per questo motivo, non tutti ricevono il medesimo importo, ma spesso viene erogato un valore prodotto dalla differenza tra l’ammontare del limite di reddito, nonché la quota reddituale fruita dal richiedente, diviso per 13 mensilità.

Bonus fino a 400€ per anziani e disabili: calcolo e importo

Come detto, il succitato bonus viene riconosciuto su base annuale, in quanto viene applicato al trattamento economico percepito al fine di ottenere un importo non inferiore al trattamento minimo riconosciuto per legge maggiorato del valore di 136,44 euro.

Essendo quest’ultimo un valore fisso, appare chiaro che se la pensione non raggiunge il valore del trattamento minimo, il pensionato avrà diritto a un aumento pari a 136,44 euro al mese, per un importo complessivo pari a 1.773 euro l’anno.

Nel merito, va detto che l’INPS corrisponde per il trattamento minimo un valore pari a 598,61 euro (2024); pertanto il limite massimo raggiungibile con l’aggiunta della maggiorazione è pari a 735,05 euro.

Infine, si ricorda che è possibile richiedere gli arretrati degli ultimi 5 anni.